Il nostro eroe si infervora nell'elogio dell'ospite cui abbiamo accennato esaltando la capacità di quest'ultimo di intavolare e portare a termine trattative importanti , sottotraccia, in un albergo di Milano diverso da quello canonico nel quale operavano tutti gli altri addetti ai lavori, dipingendo il tutto come se fosse una gran furbata.
Nel bel mezzo del pistolotto, l'inquadratura cade sul povero malcapitato che viene immortalato intento a gesticolare con gran dispendio di energie. Il nostro bravo giornalista, in collegamento da Roma, avvedendosi dal monitor di servizio dell'agitazione del suo sfortunato interlocutore, ed equivocando sulle cause, chiude lo sperticato elogio con la seguente chiosa: "... e prova a smentire quello che ho appena detto ...".
La parola passa al DS, che si schermisce attribuendo tutti i meriti al suo Presidente, visto che lui (il DS) è attualmente squalificato e non può (potrebbe) esercitare il proprio ruolo.
A quel punto il bravo giornalista riprende la parola per metterci una toppa (che come spesso capita è peggio del buco) ... coprendosi con una mano una buona metà della faccia, "rivela" che in realtà non stava parlando del DS in oggetto, ma della Società in senso lato ... chissà se Palazzi ne è venuto a conoscenza ...