Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, il commissario per gli Affari Interni Cecilia Malmström, il presidente del Consiglio Enrico Letta e il vicepremier Angelino Alfano, al loro arrivo a Lampedusa per rendere omaggio ai migranti vittime del naufragio, hanno trovato un gruppo di manifestanti del luogo con striscioni e sirene dei pescherecci che hanno urlato contro di loro: "Vergogna! Vergogna! "Andate al centro di accoglienza. Andate a vedere come vive questa gente. Dovete vedere le condizioni dei profughi. Assassini!"
La contestazione pacifica è proseguita per tutta la durata della visita della delegazione che è stata accolta dal sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini, dal prefetto di Agrigento Francesca Ferrandino e dal presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta.
La prima tappa della loro visita è stata l’hangar dell’aeroporto dove sono custodite le oltre 200 bare delle vittime. Il premier Letta si è inginocchiato davanti ai feretri delle persone che hanno perso la vita nella tragedia per un minuto di raccoglimento e ha deposto un mazzo di fiori sulle prima fila di bare bianche dove giacciono i bambini vittime innocenti. Ha anche annunciato che verranno tenuti i funerali di Stato per le vittime il cui numero è salito a 297.
Il molo Favarolo e il centro di accoglienza di Lampedusa sono due "tappe imprescindibili per la visita del presidente dell'Ue Barroso e del premier Letta, per vedere "da vicino l'entità dell'immensa tragedia che si è consumata" sull'isola. Lo dice il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, sottolineando che il molo Favarolo è il posto dove stanno arrivando le vittime che il mare restituisce e dove i soccorritori lavorano "allo stremo delle forze". "Credo che il governo italiano - continua Nicolini - debba chiedere scusa ai bambini e ai sopravvissuti per come il nostro Paese li sta trattando. Solo dopo che l'Italia si sarà assunta le proprie responsabilità allora potremo e dovremo chiedere all'Europa che si assuma le sue".
E il premier Letta: "Chiedo scusa per le inadeguatezze del nostro Paese nell'affrontare questo fenomeno".
Il sindaco di Lampedusa ha anche criticato le leggi sull'immigrazione in vigore e ha parlato di "politiche sbagliate che vanno cambiate: ci sono leggi che si dichiarano ispirate a principi di sicurezza che impiegano forze armate e forze dell'ordine che poi in realtà svolgono un servizio sociale, soccorrono e recuperano corpi: è una delle più grandi contraddizioni che rivela come siano sbagliate le nostre leggi. Anche riguardo al sovraffollamento delle carceri - ha continuato - basterebbe abrogare il reato di immigrazione clandestina per svuotare di molto le carceri".
Su una riforma del regolamento di Dublino, ha detto ancora il sindaco Nicolini, "mi pare ci siano molte perplessità: Barroso ha detto che non poteva assumere impegni. Ma è straordinario che oggi in Italia e in Europa si cominci a parlare della riforma del regolamento di Dublino come di qualcosa che entra nell'agenda dei governi".
Qui di seguito i video con le immagini dell'arrivo della delegazione a Lampedusa accolta da alcuni manifestanti con cori e striscioni.
A.D.P.