Fa caldo, soliti lettori.
Tanto caldo.
Il quattro corde nero bolle.
M’immergo in torride trascrizioni, tra groove spericolati.
Tento l’impossibile, cercando di far piovere.
… Forse ci riuscirò?
E chi lo sa.
Una cosa è certa, cari miei: oggi, odio l’estate.