Delitto Anastasi. Maria non è stata bruciata viva

Maria Anastasi non è stata bruciata viva. La donna di Trapani al nono mese di gravidanza uccisa a picconate lo scorso anno era già morta quando è stata data alla fiamme. 

Il dettaglio del macabro delitto è emerso ieri durante l’udienza del processo che vede alla sbarra accusati dell’omicidio Salvatore Savalli, marito di Maria Anastasi, e l’amante Giovanna Purpura). Il medico legale in tribunale ha chiarito anche che il bambino che Anastasi portava in grembo è sopravvissuto per qualche minuto dopo la morte della madre.

Il professor Livio Milione, dell’Università di Palermo, ha detto che il decesso è avvenuto per le gravi lesioni alla testa. Intanto non si è riusciti a capire quale fosse precisamente l’arma del delitto. Molto probabilmente una vanga, oppure una zappa. Al racconto del delitto, in maniera scientifica, da parte del professor Milione i familiari della vittima in aula non hanno retto e sono usciti. La prossima udienza sarà il 3 ottobre.