L’ha uccisa all’alba dello scorso 28 settembre a Cinisello Balsamo e da allora ha sempre negato ogni accusa. Ma oggi Antonio Passalacqua, 35 anni, pregiudicato, ha confessato «Ho ucciso io Veronica».
La stessa Veronica Giovine, 34 anni, ammazzata con circa quaranta coltellate, nell’agosto 2010 denunciava l’ex fidanzato per stalking affermando di essere stata minacciata dall’uomo con due coltelli e sequestrata nella sua abitazione.
I due, dopo un rapporto difficile e finito, avevano ricominciato a frequentarsi venti giorni prima dell’omicidio. Veronica gli aveva dato fiducia ritirando la denuncia e ottenendo l’eliminazione della restrizione che l’uomo aveva avuto ad avvicinarla proprio in merito alla querela dell’anno prima.
Passalacqua ha raccontato di essersi recato in via Rossini a casa della fidanzata la sera del 28 settembre, per chiarire perché la sera prima non era stato invitato ad una cena che Veronica aveva fatto con una sua amica.
La discussione tra i due, però, fa presto a degenerare in un litigio che culmina in tragedia.
Dopo averla uccisa, Passalacqua è andato a dormire nell’appartamento a disposizione nel palazzo di fronte a quello della vittima. E’ da lì che la mattina seguente, un’ora dopo che la madre trovasse il corpo della figlia, è stato portato al commissariato e interrogato per diverse ore. Il giorno dopo, veniva arrestato con l’accusa di omicidio.
Di quella ragazza oggi resta solo la richiesta di giustizia prima di poter riposare in pace. Forse è per quel briciolo di lucidità rimasta che l’uomo oggi ha confessato tutto al Gip Licinia Petrella nel corso dell’interrogatorio di convalida del fermo nel carcere di Monza per crollare poi in un incontrollabile pianto.
Passalacqua resta a disposizione del Pm di Monza Vincenzo Fiorillo, lo stesso che deciderà come procedere nei suoi confronti.
Marina Angelo