Magazine Cultura

Dell’arte della guerra di Niccolò Machiavelli (Liber Liber on Ebookyou)

Creato il 26 luglio 2011 da Stefanodonno
Dell’arte della guerra di Niccolò Machiavelli (Liber Liber on Ebookyou)

Dell'arte della guerra è un'opera di Niccolò Machiavelli scritta tra il 1519 e il 1520 e pubblicata l'anno seguente. Benché si tratti dell'unico lavoro storico-politico dell'autore pubblicato mentre questi era ancora in vita, è un libro meno letto e conosciuto del Principe, uscito postumo. L'opera è scritta, nello stile del dialogo, con lo scopo, dichiarato in principio da Fabrizio Colonna (alterego dello stesso Machiavelli): di onorare e premiare le virtù, non dispregiare la povertà, stimare i modi e gli ordini della disciplina militare, costringere i cittadionni ad amare l'uno l'altro, a vivere sanza sètte, a stimare meno il privato che il pubblico. Dell'arte della guerra è diviso in un proemio e sette capitoli, composti da una serie di dialoghi tra Cosimo Rucellai, un amico di Machiavelli morto in giovane età, e Fabrizio Colonna, con altri patrizi e membri della recente Repubblica fiorentina. Quest'opera è dedicata a Lorenzo di Filippo Strozzi, patrizio fiorentino. Fabrizio è affascinato dalle legioni romane dell'inizio della Repubblica e sostiene fortemente la possibilità di adattare quello stesso sistema alla Firenze rinascimentale. Fabrizio domina le discussione con la sua conoscenza e saggezza. Gli altri personaggi fanno da semplici contraltari. I dialoghi, quindi, spesso diventano monologhi di Fabrizio che indica come un esercito dovrebbe essere formato, allenato e organizzato.

Niccolò Machiavelli (Firenze, 1469-1527) entrò al servizio della Repubblica di Firenze e nel 1498 venne nominato segretario della Seconda Cancelleria. Tale incarico gli consentì di conoscere a fondo e dall'interno la realtà della politica del tempo, anche grazie a numerose "missioni" da lui condotte presso molte corti dell'Italia e dll'Europa. Caduta nel 1512 la Repubblica e tornati i Medici, Machiavelli venne sospettato di congiura anti-medicea e costretto all'esilio. E' a questo periodo che appartiene la composizione delle sue principali opere d'argomento politico: II principe (scritto nel 1513) e i Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio (1513-18). Smorzatosi progressivamente il rigore dell'esilio, Machiavelli poté rientrare a Firenze, dove ricoprì la carica di storico ufficiale della città, componendo le sue Istorie fiorentine.

SCARICA QUI

massive attack

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :