Alla natura non si può comandare, almeno fino ad un certo punto. Poi è lei che prende l’iniziativa, e ti lascia interdetto e basito.
Così adesso il mio orto sta diventando giardino. Ci ho messo un po’ del mio, perché come saprete quest’anno è stato particolare: il tempo meteorologico e la passione del giardiniere hanno lasciato a desiderare, e uno dei quadranti del mio orticello (i quadranti del mio orticello sono quattro, uno per elemento, e al centro il vuoto), dicevo uno dei quadranti del mio orticello non è stato “accolturato”, cioè è rimasto privo di colture, anche se sempre mi ero ripromesso di piantare qualcosa. Sta di fatto che l’erba che ho nel giardino di fronte a casa si è spostata nell’orto.
Come ha fatto non chiedetemelo, non saprei rispondervi. E la cosa interessante è che è cresciuta bene, compatta e di un verde brillante. Se avessi voluto raggiungere un risultato di tal sorta, so per certo che non ci sarei riuscito. E così mi son detto: «Lasciamola così, ché alla natura non si può comandare…».
Qui sotto un particolare del praticello nell’orto.
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