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Dopo anni di onorato servizio la mia serie preferita sta per giungere all'episodio che concluderà otto stagioni di cinismo, di casi improbabili e con il dottore più allucinante (e allucinato) del mondo. Era chiaro che prima o poi il ciclo si sarebbe concluso, cosa per me certa quando l'anno scorso uscì di scena la Cuddy, un personaggio che tutti amavano ma che a me stava enormemente sugli zebedei, tanto da farmi organizzare un party esclusivo per la sua uscita dalla serie. Subito dopo questo momento di gaudio però cominciò a diffondersi la voce, che Hugh Laurie non avrebbe rinnovato nessun contratto. Lo capisco, la serie aveva perso un po' del suo smalto, il personaggio di Gregory no, chiariamo, ma nessuna serie può mandare avanti all'infinito un solo personaggio. Chiaramente la mia reazione non è stata esattamente questa, ma bensì un un po' meno razionale
Di serie così importanti non ne avevo mai viste finire (eh, no Beautiful non lo guardo e poi lo sanno anche i Maya che non finirà mai) quindi sarà una nuova esperienza con cui ammorbare il prossimo. Lo so che ci sono cose serie, cose più gravi (che ne so, per esempio Elena Gilbert che non sceglie nessuno dei due fratelli in The Vampire Diaries) ma House MD è un modo d'essere, non è solo un telefilm trasmesso con un doppiaggio aberrante in Italia. Il personaggio assurdo, cinico e tuttoquellochevolete voi di Gregory mi ha insegnato a creare insulti intelligenti, a sfruttare il cinismo per fare ironia, a essere sarcastica e ovviamente ha rinforzato la mia tesi che porto avanti dalla seconda elementare: "Everybody lies", perchè tutti mentono, anche contro il proprio interesse, perchè la gente mente non sapendo di aver scritto in faccia "sto dicendo una cazzata", perchè le persone mentono a fin di bene... del proprio deretano. Non ho la folle idea che i telefilm siano lo specchio della verità, in certi casi sarebbe fantastico, in altri meno magari (che ne so, provate voi a vivere in mezzo alla trama di The Walking Dead) però sono convinta che in qualche modo condizionino un po' la nostra vita, le idee, le mode, il modo di esprimersi... Tutto in percentuale minima ovviamente, altrimenti al primo sintomo dell'influenza mi diagnosticherei il lupus (house docet) e tanti saluti. E' innegabile che i telefilm, o meglio alcuni di essi, facciano parte di una nuova cultura pop che se una volta si limitava a serie di successo come Happy Days e poche altre, oggi si espande in tantissimi sensi, rendendo possibile la visione del telefilm che parla di strafigone in California fino a quelle delle creature bonzo style di Fringe. Volenti o nolenti dobbiamo accettare la cosa con relative conseguenze. Qualche esempio? Tredicenni che si sentono le protagoniste di Gossip Girl e si vestono con gonne che io alla loro età usavo come fascia per capelli e dicono di venire dall'Upper East Side, liceali tutti pane e grey's anatomy (io adoro grey's anatomy, ma per adesso riesco a distinguere realtà e finzione) che ti diagnosticano morbi random perchè hanno visto non so quale stagione e che s'iscriveranno in medicina per essere come Meredith (bellammmmerda) o ancora quelli che giocano a basket e si sentono in One Tree Hill. Di esempi ne ho finchè tastiera non ci separi, per cui non vado oltre, il fenomeno del "vedo la gente scema" va approfondito piano piano, non si sa mai qualcuno si candidi per un'intervista.