Della forza delle parole

Ci sono persone che mi ha fatto piacere conoscere: vivere attimi intensi, guardarsi negli occhi senza che ci fosse bisogno d'altro, imparare da loro e con loro.
Ci sono state accuse false e campate in aria. Frasi che, come si suol dire, feriscono più di una spada.
Perchè le parole possono distruggere. Creano, certo; sono il nostro meccanismo di comunicazione più importante; possono essere la cosa fondamentale per un malato, per una persona che sta per mancare al mondo, come anche per un bambino.
Ma possono fare male. E così è stato per me.
Ti fanno male in punti che neanche sapevi di avere. Ti fanno rimettere in discussione ogni singolo attimo passato, chiedendoti il perché hai sbagliato - se hai sbagliato - e se effettivamente hai fatto cose terribili senza rendertene conto. Sopra ogni cosa poi, ti possono far sentire irrimediabilmente sbagliato.
Ti possono far piangere per ore, fino alle tre e mezza di notte, tra capogiri e gola asciutta.
Fanno ancora più male, però, quando sono nascoste da finti sorrisi.
Perché una cosa è essere trattati male e decidere di non dirlo, di farselo scivolare addosso e poi a distanza di molto tempo vomitare tutto con la velocità di un lampo, un'altra cosa è litigare, incazzarsi e dire parole a sproposito.
Ecco, io sono quella delle parole a sproposito. Quella che preferisce dire tutto subito, quando i fatti sono ancora caldi e non corrotti dalle ore.
Perchè non trovo il senso dell'altra ipotesi: abbatte ogni fiducia.
Resterà sempre vero che certi momenti saranno indimenticabili. Perciò auguro loro davvero ogni bene e continuerò a sperare che raggiungano tutti i loro obiettivi.
La vita fa il suo corso. Ci divide da chi ci ha fatto male, da chi crede che la ragione non stia nel mezzo e sia la cosa più importante, da chi crede solo nella sua verità, da chi hai amato profondamente.
Quello che puoi fare è sistemare il riparabile e ritrovare a dirti che hai fatto il possibile: se non c'è lavoro da entrambe le parti, però, significa che a tenerci eri solo tu.
Perchè talvolta le parole non bastano.