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Della Grecia e del Denaro

Creato il 22 febbraio 2015 da Albertocapece

ricchezzaNel 1932, nel pieno della terribile crisi economica che portò al nazismo, la cittadina austriaca di Wörgl, 10 mila abitanti e distante meno di 100 chilometri dal Brennero, viveva il periodo di sviluppo più intenso e straordinario della sua storia: furono ripavimentate tutte le strade, rifatto da zero il sistema idrico, costruite oltre 200 case, realizzato un ponte sul fiume Inn, creato un trampolino per il salto con gli sci e fu anche possibile sostenere centinaia di disoccupati con salari passati dal comune. Tutto questo durò 13 mesi fino a quando il governo centrale di Vienna non intervenne per rimettere le cose a posto e restituire il trono al capitale.

Ma cos’era successo? Semplicemente il sindaco della cittadina aveva voluto sperimentare le teorie di Silvio Gesell, un economista noto, ma emarginato dalle scuole di osservanza capitalistica, non marxista, almeno in senso statalista e abbastanza originale da aver elaborato una teoria che può apparire singolare rispetto al modo di vedere convenzionale, ma che in realtà è altrettanto valida rispetto a quella in cui siamo talmente radicati da non poter immaginare altro. Perché il denaro la cui accumulazione, resa possibile dalla sua natura di merce non deperibile, rappresenta in definitiva un rinvio di spesa, dovrebbe godere di un interesse positivo come è stato storicamente interpretato, determinando così la dittatura del capitale? Se l’interesse fosse negativo, cioè si perdesse qualcosa man mano che passa il tempo, tutti sarebbero spinti a spenderlo presto, dando luogo a un’economia molto più dinamica e non basata sull’accumulazione ( *vedi nota a fine post).

Gesell aveva anche studiato un modo per per permettere di applicare l’interesse negativo pur dentro le regole monetarie generali e al sindaco di  Wörgl bastò investire un capitale relativamente modesto di 5500 scellini delle casse comunali per dare inizio a un meccanismo virtuoso: la sola somma iniziale in tredici mesi venne spesa 416 volte creando 14 volte più occupazione rispetto alle regole standard. Dinamiche che si presentarono in tutti i luoghi di Germania e Austria dove vennero sperimentate e dove furono pure rapidamente soffocate.  Si pensò anche di attuarle negli Usa della grande depressione dove tuttavia furono fatte enormi pressioni su Roosevelt per impedire l’esperimento.

Ora cosa c’entra tutto questo con la Grecia o con gli altri Paesi in crisi dentro e fuori l’Europa? In via diretta e immediata poco se si prescinde dalle dinamiche pratiche delle valute locali nate a Volos, Patrasso, Corfù, Katerini che devono essere per forza di cose spendibili in fretta e non possono essere depositate: questo apologo si propone semplicemente di mostrare  come le strade obbligate, la sensazione di essere immersi in una realtà unica e immutabile, l’incapacità di trovare una via d’uscita dalle contraddizioni dei modelli, è frutto semplicemente dell’incapacità di uscire dalle trappole mentali e liberarsi delle egemonie culturali. “Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia”: molte cose diverse possono essere fatte, cose che magari nemmeno si immaginano o trovano spazio nel discorso comune, cose che i centri di potere non vogliono attuare perché antitetiche ai loro interessi, cose negate, pensieri  davvero proibiti al contrario delle modeste fantasie sessuali. Ci si ferma sulla soglia di euro o non euro, ci si ferma timorosi sull’uscio del piccolo territorio conosciuto dove i bracconieri del capitale fanno facili vittime.

E’ solo un invito ad aprire la mente.

(* NotaIn termini generali se l’ equazione  del profitto privato ( qualcosa di radicalmente differente dal guadagno che deriva dal lavoro) è P = D (denaro)   x   S ( saggio di interesse) ci sono due modi per eliminarlo o azzerare D (dunque la proprietà privata, almeno nella misura in cui diviene accumulabile, come fa Marx) oppure S come fa Gesell. E’ fin troppo chiaro che in un “accelerazione” del denaro e degli scambi c’è molto più posto per il merito che non per le rendite di posizione, mentre il potere bancario viene enormemente ridimensionato. Un vero veleno per le classi dirigenti e le oligarchie. 


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