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Della musica con cui leggere e scrivere

Da Dalailaps @dalailaps
Della musica con cui leggere e scrivere
Credo che la musica giusta, selezionata per le emozioni che ci regala, possa circondare le esperienze letterarie così come un’oliva rende più completo un buon Martini.
Coltivando la mia passione per le colonne sonore, negli anni ho scoperto alcune tracce che rendono i momenti di lettura ancora più intensi.
Lo stesso vale per la scrittura: quando l’ispirazione tarda ad arrivare al mio indirizzo, mi basta ascoltare il cd giusto per rendere la composizione un momento più affascinante e minuzioso.
Ho pensato di condividere qualche pensiero con voi; cliccando su ogni titolo sarete rimandati alla relativa pagina di Amazon.it o Amazon.uk.
Always di John Williams.
Williams è un genio nel comporre emozioni al pianoforte, soprattutto quando vuole trasmettere punti di vista vagamente surreali.
Questa melodia mi fa pensare a infiniti prati di montagna, quelli dove stendersi per trovare forme alle nuvole. Qui potete ascoltare la mia traccia preferita.
Angel di Philippe Rombi.
La musica di Rombi è ricca: ha rappresentato al meglio i sogni, le emozioni, i successi e i fallimenti della protagonista del film, una scrittrice. Il Paradise Theme mi fa pensare ad una passeggiata autunnale al tramonto, mentre con i piedi si scostano le foglie secche e ci si gode la prima sciarpa soffice attorno al collo. Oppure penso a un film degli anni ’60, una scena all’alba.
Brokeback Mountain di Gustavo Santaolalla.
L’ultima traccia è stupenda, un nodo alla gola; è quella usata per i titoli di coda, nonché la più commovente dell’intero cd. Mi aiuta per pezzi particolarmente romantici o tristi: penso a persone e promesse concrete.
Chaplin di John Barry.
Per questa colonna sonora Barry è stato nominato all’Oscar.
La tredicesima traccia, Smile, è un ottima combinazione della canzone di Charlie Chaplin (dallo stesso titolo) e del tema che Berry ha composto per rappresentare la figura di Charlot.
Non so perchè, ma mi rimanda a qualche racconto fantasy, a qualcosa di etereo, a un personaggio che supera momenti difficili.
Legends of the fall di James Horner.
Trovo che le musiche di Horner siano quelle più semplici da slegare dal film per cui sono state composte. Per Twilight and Mist non è così: è la mia traccia preferita per la lettura di romanzi storici o d’avventura, e mi fa pensare a libertà e pace così come voleva l'autore.
Little Women di Thomas Newman.
Thomas Newman è semplicemente un genio.
Con queste musiche mi fa pensare a tempi passati, ad un’Europa in rinascita dopo conflitti e carestie. Oppure ad un uomo al bancone del bar che affonda la perdita della moglie in un bicchiere di vino rosso, lo stesso che beveva con lei quando era in vita.
La traccia più bella, Valley of the Shadow, fa da sottofondo a questo video su Sasha Montage.
Meet Joe Black di Thomas Newman.
Di nuovo Newman con quella che è la mia colonna sonora preferita (a pari merito con le prossime due). Trovo sia rilassante e motivante allo stesso tempo; mi ricorda entrate trionfanti e giorni felici. Qui potete trovare il tema finale del film.
Forrest Gump di Alan Silvestri.
La traccia che preferisco è l’ultima, quella che riunisce i pezzi migliori di tutte le tracce precedenti. Non ho veramente parole sufficienti per descriverla.
The Holiday di Hans Zimmer.
Il video che ho trovato rappresenta al meglio quelle che sono anche le mie sensazioni: ascoltando la prima traccia del disco penso solo a rinascita e forza ritrovata, e a una corsa verso la libertà.
Patch Adams di Marc Shaiman.
Emozionante, credo sia impossibile ascoltarla senza riflettere sul proprio passato.
Mi fa pensare a bambini che camminano mano nella mano, a primi amori, sorrisi e sbagli. La stavo ascoltando quando ho scritto il mio breve racconto per Autori per il Giappone.
Revolutionary Road di Thomas Newman.
Sempre lui, Newman. Il tema finale raccoglie di nuovo il meglio dell’intero disco, ed è perfetto per accompagnare le sensazioni meditative di fine film. La trovo profondamente toccante; mi ricorda sarcasmo, sospetti e decisioni affrettate.
The Notebook di Aaron Zigman.
La prima traccia accompagna l’inizio del film in modo esemplare. Credo sia impossibile ascoltarla senza pensare alla persona amata, all’Amore di per se, o a ninna nanne sussurrate da una madre.
Spero di avervi proposto qualche spunto musicale interessante. Ascoltatele, ne vale la pena.

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