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Della sospensione dell’attimo – Lindze

Da Lielarousse

ricordi 2005

Un’alba,
una spiaggia deserta in un luogo,
un sole assonnato che sgorga lento dalla terra,
i colori tenui e la luce obliqua che colpisce gli scogli,
e il mare come una pozza di sangue annacquato.

E poi quell’attimo sospeso,
dove non è ancora giorno e non è più notte,
dove anche l’odore che ha il mare di sale e di vento svanisce,
e il mare stesso sembra un immane cristallo, immobile,
e persino i colori sfumano e tutto coagula al bianco,
e il silenzio diventa talmente tangibile
da essere come un grido nella notte più cupa,

cammineresti,
con me,
sul’orlo
di questo abisso?

ricordi 2005
– Ma devi sapere.

ricordi 2005

M’hanno detto che la vita m’avrebbe cambiato,
ma mai io gli ho creduto,
m’hanno avvertito che il tempo scorre impietoso,
ma non l’ho sentito fluire sotto i miei piedi.

M’hanno avvisato che avrei dovuto lottare,
ma io mi sono seduto in pace a fumare,
e che la paura segue il dolore come il tuono segue un lampo
e che la morte arriva silente.

Io immortale li ho ascoltati ciarlare.
E ora mi sgretolo al sole come terra riarsa,
e sento lo scorrere del tempo sulle mie spalle
come una roccia di fiume levigata dell’acqua.

Lindze

ricordi 2005



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