Magazine Cultura
Una storia da leggere, vedere e ascoltare attraverso il “materiale” inserito nel sito ufficiale, spazio in cui è possibile seguire l’evoluzione di illustrazioni di forte impatto su cui si sviluppa il racconto. La modalità di ascolto che suggerisco è proprio questa, far scorrere la musica usufruendo di tutti i contributi a disposizione, per potersi calare in modo profondo in una storia abbastanza comune, vista con altri occhi, ma di cui è facile prendere possesso, immedesimandosi e disegnando in anticipo possibili soluzioni: http://www.delsaceleste.it/leOrmeDeiMieiPassi.php Sono un acceso sostenitore dell’unione delle arti, e mi pare questo un esempio significativo di come una lirica - ed una storia - possa incontrare l’immagine con il suggello del commento musicale, che rende il tutto più della somma delle parti, e credo che questo sforzo di Del Santo e della sua squadra sia proprio orientato verso la fusione di più elementi che contribuiscono a dare una visione finale, dall’alto, che sa di completezza e che mi ha portato a fine ascolto/lettura/visione a ritenermi soddisfatto per la sensazione positiva di vedersi chiudere un cerchio, situazione di cui, credo, tutti abbisognano nel quotidiano. Dal punto di vista prettamente musicale il disco presenta una buona varietà di situazioni, fatto di per sé collegato al cambio di stati d’animo, di spazio e di tempo. Chitarra e voce - ma non solo - e il tipico tratto cantautorale (Ombre, Le Orme dei miei Passi, Titoli di Coda) viene affiancato da trame spiccatamente rock (Soltanto Polvere) con spruzzate di beat (Spazi immensi), di Sudamerica (Dolce Solitudine) e di situazioni classicheggianti (Pensieri in Volo). Undici tracce per raccontare un momento di vita, che grazie all’incisione sulla pietra rimarrà per sempre, eterno come i sentimenti che lo hanno determinato. Un ‘altra perla di Delsaceleste. www.delsaceleste.it https://www.facebook.com/delsaceleste?fref=ts http://newmodellabel.com/
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