Sono cominciati nella città di Port Harcourt,nella Nigeria meridionale,nella zona del Delta del fiume Niger, i negoziati per stabilire l’entità delle somme in denaro da pagare ai pescatori locali, allo scopo di poterli risarcire dei danni causati dall’inquinamento degli impianti petroliferi della Shell.
E questo è perché la società anglo-olandese è stata chiamata in causa a seguito di ben due disastri ambientali, che non è molti anni.
I pescatori attualmente sono rappresentati dagli avvocati dello studio legale Leigh Day.
Le trattative hanno avuto l’avvio circa una anno e mezzo dopo che essi avevano avviato un procedimento giudiziario contro la Shell presso un tribunale di Londra.
Gli episodi in questione e, pertanto fortemente contestati, risalgono agli anni 2008-2009 e sono avvenuti tutti e due nell’area della comunità di Bodo.
Nella tragica circostanza tra i 500 e i 600 barili di greggio accadde che si riversassero nelle foreste di mangrovie, che hanno avvelenato l’acqua dei fiumi e hanno impregnato le terre coltivabili ,che circondano i 35 villaggi dell’ampia zona e che sono interamente dipendenti per la sopravvivenza degli abitanti dalla pratica della pesca e dell’ agricoltura.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)