Un giorno un angioletto impertinente
disse al Signore: non mi pare giusto che sol gli umani possano parlare,esprimere pareri, argomentare.Ed il Signore disse : “ti accontento:Ora faccio parlare tutti quantipure gli uccelli, i pesci e i marsupiali…. e foglie e vento e nubi e tutti i mari!”Ciò detto, sorse intorno un gran brusio:il mondo cominciò a spettegolare,una leonessa offesa dal marito
urlava le sue pene ed un maialeintanto si sgolava a reclamareun altro pasto caldo da ingozzare!
Una cicala offese una formicadicendo ch’era avara e un po’ meschina.Persino una gallina spelacchiata pretese d’essere bella come fata!
Si litigava in terra, in cielo, in mareed un vulcano prese ad eruttare.Il fuoco, offeso da quel gran vociare,si mise a dire : “qui s’ha da bruciare
piante e animali per riconquistare l’ormai perduta pace e riposare”.L’acqua si risentì da tanto osare
e mandò i mari volendolo fermare!Ma il gran calore li fece evaporaree fu la pioggia e poi fu il temporale!
Fu a questo punto che si udì un gran tuonoche azzittì tutti presi da paura.Ed il Signore disse a quel frastuono“Quanto è accaduto vi serva da lezione:
non posso dare tutto a tutti quantied ogni bene si deve conquistare.Che ognuno torni muto e silenziosoperché mi voglio infine rilassare!”