Quando ero piccolo c'era il Partito Liberale. Segretario per una vita era Giovanni Malagodi, trombone dalla nota costante, che riusciva a ogni tornata elettorale, a raccogliere quel due o tre per cento che contribuivano a costituire quello che per anni è stato il pentapartito.
A volte era determinante, a volte meno, ma ha comunque permesso alla Dc e gli altri suoi alleati, di tenere in vita la prima repubblica forse oltre il lecito (politico).
Poi sono stati travolti, scomparsi, entrati in quella roba che si chiamava Forza Italia, e oggi, con un insulto alle singole parole, in Popolo della Libertà.
Ma questo 'glorioso' passato, oggi viene ogni tanto tirato in ballo dai cialtroni fascisti trogloditi al governo, cercando di nobilitare bassezze di ogni tipo.
Ma tant'è, sappiamo come siamo messi, ma soprattutto lo sa il mondo intero, che ci deride, ci butta fuori dalle sale di regia e ci emargina in ogni modo.
La cosa che mi sconvolge, attingendo alla cronaca quotidiana sempre più stomachevole, sono i comportamenti dei singoli, dei peones, dei portaborse senza arte né parte. Che, per farsi belli verso il capo di plastica, oppure per avere qualche momento di gloria mediatica, riescono a superare il loro mentore riuscendo, ma è possibile?, a essere anche più sgradevoli.
I liberali, caro lettore, sono questi.
1) Ministro di mezza altezza.
Ieri Brunetta, al tentativo di un gruppo di precari di rivolgergli qualche domanda (non di lapidarlo!), lui ha risposto con un bel "Siete l'Italia peggiore" e se ne è andato, voltando le spalle, fottendosi abilmente del suo ruolo pubblico di 'servitore dello stato'. Eleganza, sensibilità, capacità tattica, spirito di servizio...tutti concetti che i liberali, a quanto pare, ritengono superflui. A chi si è lamentato del suo operato, ha ribadito, che ridirebbe tutto, senza alcun pentimento.
2) Portatore d'acqua, o di borsa o di qualcos'altro.
Ieri Stracquadanio, parlamentare Pdl, commentando i risultati elettorali recenti, ha detto, più meno che hanno perso le elezioni perché "quelli di sinistra non hanno un c...o da fare tutto il giorno e quindi stanno su internet". In più oggi ha rincarato la dose chiedendo, al mondo intero, che i dipendenti pubblici "debbano essere puniti se frequentano il web". È ovvio che è ora inizierà la campagna contro internet, mondo senza controllo, per fare in modo che la democrazia diretta abbia un bavaglio legislativo degno dei paesi più totalitari. Ne vedremo delle belle, anche perché questi la Rete non la conoscono e ne hanno una paura folle.
Conclusione?
Niente di nuovo sotto il sole.
Ormai questi signori sono (in ordine di come mi vengono in mente):
- nervosissimi, perché vedono che la pacchia è ormai finita.
- divulgatori di parole chiave e slogan con ben altri intenti
- irrispettosi nei confronti di chiunque non sia sul libro paga
- incapaci e ci stanno portando alla rovina
- ignoranti come bestie
- pericolosissimi, proprio come una belva ferita
- io no so cosa significhi essere liberale, ma sono certo che non è questa roba qui
- razzisti come sempre
- e, scusate se qualcuno si offende, fascisti, di nome e di fatto.
Ma una risata li seppellirà tutti e poi, serissimi, ricostruiremo il paese, come sempre è stato.