Ciò che vi mancherà – e ne sentirete davvero la mancanza, in una folle storia che così non andrebbe oltre lo sguardo distratto di qualche ragazzino - è l’ironia che Christopher Moore spande a piene mani sulle strambe situazioni che descrive. Lungo la folle storia, che ovviamente ha al suo interno anche una piccola parte on the road, gli inframezzi comici e ridicoli balzano tra le pagine, intervallando l’azione e arricchendola di spiritosissimi dettagli che torneranno tutti utili ai fini della soluzione del plot.
Primo libro di Moore, uscito nel 1992 in America e recentemente ristampato dalla Elliot, Demoni contiene qualche piccola sbavatura, soprattutto nel finale, ove sembra che l’autore faccia roteare un po’ maldestramente più di tre palline contemporaneamente in modo troppo circense. Dietro i maneggiamenti, però, gli elementi del comic fantasy sono tutti ben orchestrati, e l’autore mostra di aver raccolto degnamente la lezione del maestro Kurt Vonnegut, nonché di saper fornire un happy end divertente e non banale.
Come in un film corale, a ogni capitolo o paragrafo si cambia scena e la storia si spezzetta nelle tante voci dei personaggi, trovando sempre il modo per lanciare la battuta di spirito, senza mai scadere nel prevedibile o nello stupido. Il soprannaturale fa parte della vita tanta quanto il paradossale, perciò essere mangiati da un alieno alto più di tre metri è probabile quanto che il portiere della rispettabilissima catena di hotel Rooms-R-U sia in realtà la (travestita) dea del sesso online Roxanne. Lo scanzonato modo di narrare di Moore è un incoraggiante inno alla vita, regno del caso e dell’impossibile, e l’unico modo per sopravvivere è godersela e l’unico consiglio valido, “take it slow”.
Azzurra Scattarella
Christopher Moore, Demoni. Istruzioni per l’uso, Elliot, 2011, 16.50