Il profilo facebook aggiornato;
Contenuti del sito ufficiale presentati con un visual essenziale ed immediato;
la possibilità 'retroattiva' di scaricare il precedente album;
la capacità comunicativa on line di questo artista, attenta ai cambiamenti che il mercato discografico ha subito in questi decenni di pirateria spinta, anche perchè anche lui ammette "che i dischi non si vendono più" in un'intervista rilasciata tempo fa sul sito Ondarock.it.e ormai si sà che per far girare la musica il modo migliore è donarla. La "freeconomics" di Chirs Anderson parlava chiaro già nel lontano 2007.
E' così che un'attenzione particolare viene posta alle logiche di marketing del (nuovo??) mo(n)do del pensiero digitale.Sembra una banalità ma quanti artisti fino al 2011 hanno fatto proprio l'insegnamento del Signor Wired?, in Italia lo accettano, quanti lo utilizzano come strategia di marketing e di promozione del proprio lavoro musicale?
Allora può capitare che Dente guadagni principalmente dai suoi concerti e decida di regalare la sua musica e le grafiche già preimpostate per la stampa "home made" per il cd rigorosamente da masterizzare e da portare in giro, diffondere quanto più possibile così come ha fatto nel 2008.Magari credendo che il "buzzing" on line firmato "indie eye", "il post", "rockit" o dei secret concert di prontialpeggio, web-tv musicale per geekers milanesi,possa indurre al buon ritorno di immagine...
Insomma onore a chi li produce chi gli cura la promozione, l'immagine (online), perchè anche se a lui della "bellezza non se ne fa un cazzo"... io apprezzo lo stesso.