Il sogno che non voglio rifare è quello che rifaccio.
Ancora una volta, sogno di perdere i denti. Sempre gli stessi, i due centrali superiori.
Mi sveglio angosciata. L'immagine di me con la bocca spalancata davanti allo specchio sembra uscita da un fim sul quale i politici si scannerebbero per il divieto di visione ai maggiorenni.
In ogni caso, la giornata inizia con un respiro di sollievo. Appena mi sveglio, la prima cosa che faccio, con gli occhi ancora chiusi, è toccarmi i denti, uno per uno.
Pare ci siano tutti. Non mi fido, tocco ancora una volta.
Resisto al fare le telefonate di rito a casa per assicurarmi che stiano tutti bene e che tutto è uguale a ieri. Mia nonna è convinta che se sogni di perdere i denti, allora ti muore qualcuno di caro a breve. Per tutte le volte che l'ho sognato, avrei dovuto avere il deserto intorno a me.
Ciò non toglie che preferirei fare altri tipi di sogni e che è giunta l'ora di prenotare questa dannata pulizia dei denti che rimando da mesi.