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"dentro e contro", andando oltre populismi istituzional(izzat)i e di frontiera

Creato il 02 dicembre 2015 da Alessandro @AleTrasforini

Come si può cercare di cambiare e migliorare un sistema dichiaratamente in crisi come quello politico? E' ( anche, non solo) dalla politica che si dipartono, infatti, i meccanismi decisionali capaci di rendere intricato l'attuale sistema che tutti conoscono o hanno ( purtroppo?) imparato a conoscere sulla loro pelle. Come è possibile migliorarlo, lo stesso?
E' davvero possibile agire in profondità per modificarne radicalmente gli equilibri e, a maggior ragione, minimizzarne squilibri e disparità?
Sul come poter procedere sarebbe possibile scrivere una quantità interminabile di righe, proprio perché estreme sono le problematiche che la stessa politica ha al suo interno e sta nel tempo causando a tutto il contorno socio-economico.
Se il sistema è complicato, i primi passi da compiere per comprenderlo e migliorarlo sono pochi: studiarlo, analizzarlo a fondo, divulgarlo per semplificarlo.
Cosa può accadere in caso contrario? Qualora il mondo politico non riesca a semplificarsi, purtroppo, la distanza rispetto al sistema socio-economico circostante potrebbe incrementarsi ancora di più.
Non è però sempre vero che la semplificazione risulta utile ed essenziale per comprendere il sistema: quale è il confine tra semplificazione funzionale e populismo ( solo potenzialmente? O realmente?) distruttivo? Quale potrà essere il destino di un'Italia ove populismo e semplificazione distruttiva siano interni e/o prodotti dallo stesso sistema che dovrebbe preoccuparsi di " ammaestrare" e gestire le crescenti complessità?
Si potranno definire, per ognuna di queste domande, una lunghissima serie di possibili risposte a cui poter attingere per costruire propositivi spunti con cui migliorare le cose.
Sul rapporto più connesso e contemporaneo che intercorre fra populismo e politica, anche se non con peculiarità estreme, cerca di indagare e fornire qualche utile strumento di riflessione l'opera " Dentro e contro - Quando il populismo è di Governo", scritto da Marco Revelli e pubblicato da Laterza Editori. Lo scopo ed il contesto del presente libro risultano essere chiare sin dalla copertina:

"[...] In Italia assistiamo a un fenomeno politico inquietante: un populismo di tipo nuovo, virulento e nello stesso tempo istituzionale. Tanto più preoccupante perché emerge non dal margine ma dal centro stesso del potere. Non dal basso ma dal cuore del Governo. [...]"

Il contorno di situazioni e di vicende che si costruisce attorno al citato " cuore" del Governo risulterà davvero, in un contesto complicato come quello attuale, allargato e degenerato su più livelli istituzionali? Sarà possibile rispondere a questa domanda citando specifiche parole dell'autore:

"[...] Crisi di fiducia verso la politica e ripudio della sua lontananza e delle sue lentezze, crisi della rappresentanza e delle sue Istituzioni, crisi dei partiti e del ceto politico.
Matteo Renzi è riuscito a mettere a valore ognuna di queste diverse faglie di crisi del sistema politico italiano. Tutte trasformate [...] da problemi in risorse.
Una paradossale operazione che valorizza un modello di gestione del potere esplicitamente post-democratico, fondato su una forma estrema di decisionismo.
Non si tratta di una questione di stile, o di comunicazione. [...]"

Quali rischi potrebbe dipingere per il futuro un sistema tanto intricato e complesso?
A questa domanda risponde lo stesso autore, senza troppi giri di parole finalizzati all'occultamento del contenuto principale: evitare che la politica e la tutela del concetto di res publica finiscano sotto scacco di forme di semplificazione eccessive e pesantemente sistemiche.
Si potrà citare, a questo proposito, quanto di seguito definito:

"[...] Tutto ciò che si consuma sotto i nostri occhi allude a una vera e propria mutazione genetica del nostro assetto istituzionale e dell'immaginario politico che gli fa da contorno.
E' il risultato di prassi reiterate e con più protagonisti, frutto di un processo cominciato [...] con il Governo tecnico di Monti, l'exploit del Movimento Cinque Stelle, la rielezione di Napolitano, fino al compimento [...]"

Le parole chiave che vanno a comporre il sentiero di questa analisi tanto critica quanto sferzante contribuiscono a definire un sentiero molto intricato e dissestato:

  • Populismi di transizione;
  • Fenomeni strutturali di semplificazione della res publica;
  • Tecniche dell'illusionista e dell'uomo solo al comando;
  • Gestione ed influenza dei poteri sovra-nazionali sul sistema statale;
  • Sfide nello spazio europeo e nei contesti continentali.

Leggere per comprendere, confutare o sfatare una certa ( declinante) descrizione del sistema ormai imperante e preponderante.


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