Una storia degna di Totò e Peppino finita all’italiana. Sempre che sia davvero finita…
La federazione sudafricana ha ufficialmente annunciato che i Southern Kings entrano nel lotto delle franchigie che si giocheranno il Super Rugby 2013 assieme a Stormers, Sharks, Cheetahs e Bulls. Rimangono quindi fuori i Lions, peggior squadra sudafricana e ultima classificata nel torneo appena concluso.
E la soluzione all’italiana? Eccola: per non scontentare del tutto nessuno nei prossimi tre anni (dal 2016 il Super Rugby potrebbe “allargarsi”) uno dei cinque “passaporti” sudafricani sarà ballerino, con l’ultima classificata del torneo che si giocherà letteralmente sul campo il diritto a giocarsi il Super Rugby successivo con l’esclusa di turno in una sfida andata/ritorno. Ora, da un punto di vista del puro “show bussiness” la cosa può anche funzionare a meraviglia, ma l’impressione è quella della toppa messa per chiudere una falla. E tutto sommato di un buon (?) Modo per non assumersi fino in fondo le responsabilità e le conseguenze di una decisione. Conseguenze dovute a un pasticcio in cui la SARU si è infilata a capofitto completamente da sola.
E ora vediamo come reagiranno i club, che mesi fa avevano minacciato – mai ufficialmente, però – una sorta di sciopero in caso di esclusione di una delle cinque attuali partecipanti al Super Rugby.