L’ospedale è pieno di gente
come ogni mattina
la gente occupa a frotte
le sedie della sala d’aspetto
c’è un sole tiepido
appena fuori dalla porta
si specchiano i raggi
sul vetro dell’androne
c’è una donna incinta
che non sta comoda
su queste sedie di legno
con un volantino
che invita a farsi un prestito
si sventola
fa sempre troppo caldo
negli ospedali
le porte si aprono e si chiudono
ad intervalli mai regolari
entrano persone preoccupate
escono facce sollevate
altre con gli occhi lucidi
è il sistema ad essere volgare
in una diagnosi
è spesso disegnato il destino
in un pezzo di carta
c’è la cronaca d’una morte
alla donna incinta
è caduto il foglio
rimane per qualche istante
a fissare il pavimento
con le guance rosse
come avesse bevuto vino
sorride ad un uomo
che le siede accanto
come fosse lui
la sua unica fonte di verità
e di salvezza