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Dentro il Kindle (perché l’ho spaccato in due)

Creato il 02 dicembre 2014 da Webmonster @mariomonfrecola

Un raptus incontrollato e colpisco con veemenza, senza pietà.
L’istante successivo – come in un film al rallentatore – cade inerme sul tavolo della cucina in una pozzanghera rossa (per la cronaca, un costoso Lacryma Christi) e si apre in due.
Nonostante sia sotto choc, fotografo il defunto per mostrare al mondo intero il cuore del «mostro».

Oggi – a tre giorni dal delitto – sono conscio: l’alternativa esiste e la violenza non può essere giustificata.

Non sono comunque pentito.

Il gesto inconsulto, inaspettato per un individuo riflessivo come il sottoscritto, è la conseguenza di una crisi che dura da tempo.
Da qualche giorno, infatti, quando ci incontriamo – soprattutto in tarda serata – l’amato non risponde più alle mie richieste, l’immagine stampata priva di un’espressione significativa evidenzia palesemente un malessere.

Lo sguardo congelato è il segno visibile di una rottura ipocritamente ignorata.

Non posso rimproverarmi nulla, l’ho sollecito in mille modi diversi, cento tentativi andati a vuoto, uso anche le manieri forti (il «reset» come consigliano in questi casi sul web).
Ai miei input mai un cenno, un’apertura, una possibilità di ripartire.
Buio totale.

Impotente, chiedo assistenza via internet e l’appello è raccolto da sedicenti esperti indiani.
Rassicurato, gli orientali propongono varie soluzioni. Le provo tutte ma dopo un’ora di inutili esperimenti ancora buio pesto.
Sempre la stessa immagine indelebile a schernire la mia intelligenza.
Mi informano che il termine tecnico è «frozen» – congelato appunto – ma, al momento, non esiste una spiegazione plausibile e nel mondo si sono verificati tanti altri casi simili al mio.
Mal comune mezzo gaudio – anche in India.

Rassegnato ammetto: dopo due anni, è finita.

kindle_frozen

Perso nello sconforto, l’istinto «animale» prevale sulla ragione ed apro in due il Kindle.
Desidero curiosare e scoprire cosa c’è dietro – anzi dentro – il reader di Amazon.

Osservo i circuiti stampati ed i grigi componenti elettronici.
Resto deluso.
Da queste piste digitali nasce la magia della lettura?
Peccato, avrei sperato in qualcosa in più di una serie di numeri e norme da seguire per lo smaltimento del prodotto.
La chiave di tutto è ancora una volta da ricercare in uno scontato “Made in China”?

Dopo pochi giorni dal funerale, acquisto di un nuovo Kindle.
Lunga vita agli e-book.

kindle_inside

MMo



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