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Denuncia del sindacato USB

Creato il 14 luglio 2011 da Nonzittitelarte

Non zittite l'Arte!TEATRO LIRICO , L’Unione sindacale di base denuncia anni di gestione dissennata

“ Ora Tocca a noi”, lo slogan del neo Sindaco di Cagliari Massimo Zedda ora presidente della Fondazione Teatro lirico, è preso in prestito dall’Usb Unione Sindacale di Base, nata da pochi mesi all’interno del teatro per raccogliere le istanze di parte dei lavoratori che denunciano anni di gestione dissennate.
I lavoratori lamentano una gestione fallimentare del teatro, messa a nudo dal bilancio 2010 approvato in questi ultimi giorni. Accertamento delle responsabilità, chiarezza, trasparenza e legalità nei bilanci, competenza e valutazione dei risultati nel breve periodo per chi è chiamato a dirigere l’azienda: queste le istanze portate avanti dall’Usb.
Tra le criticità più urgenti, la ristrutturazione del debito che ammonta a 25 milioni di euro. Da dove arriva questo debito? L’Usb sottolinea che i precedenti sovrintendenti Meli e Pietrantonio sostengono rispettivamente di aver lasciato 4 milioni di disavanzo e aver chiuso in bilancio in pareggio, nessuna cattiva gestione, quindi, a cui imputare il mancato stipendio ai dipendenti, i precari a casa e il pubblico senza la stagione lirica. L’attuale Sovrintendente Gennaro di Benedetto, in periodo di prova, ha dichiarato di essere riuscito a ridurre il debito di circa 1 milione di euro, ma per l’Unione sindacale la sua impostazione manageriale finora è insufficiente in quanto non ha previsto un piano industriale di rilancio né apporto di risorse private. L’ultima batosta è il premio di produzione negato dal CdA, che ammonta a circa 700 mila euro, e il mancato reintegro negli ultimi sei mesi dei precari funzionali alla pianta organica, per circa 300 mila euro: i lavoratori del teatro lamentano di essere chiamati loro malgrado, ancora una volta, a pagare per le colpe di amministratori incapaci. Inoltre, lavoratori denunciano poca trasparenza, in quanto il bilancio appena approvato non è stato visionato dalle OO.SS, perché non fornito, mentre la stampa ne era in possesso la sera stessa della sua approvazione. Resta il dubbio se siano davvero stati vagliati tutti i progetti per salvare il teatro, indipendentemente dal loro colore politico, nella loro credibilità e sostanza.
L’Usb sostiene che la rinascita del Teatro lirico debba partire dalla qualità e professionalità delle masse artistiche, tecniche e amministrative dell’azienda e dalla loro valorizzazione, si pone pertanto necessario accertarsi e sorvegliare affinché la Dirigenza investa risorse e progetti.
Nei mesi scorsi i lavoratori hanno messo in atto diverse forme di protesta e ora minacciano di arrestarsi dal lavoro. Inoltre, avverte l’Usb: “Se dovesse servire ad accertare le responsabilità passate e presenti di sovrintendenti, direttori amministrativi, sindaci, membri CDA e revisori dei conti, interesseremo la magistratura e la corte dei conti”.
L’Unione sindacale dichiara di aver apprezzato la disponibilità del nuovo Presidente ad incontrare i lavoratori e riaprire il dialogo e auspica che il nuovo vento riesca a realizzare un unico obiettivo: lavoro e cultura per Cagliari e per la Sardegna. (silvia frau) (admaioramedia.it)11 lug. 2011

 


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