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Denunciato il sindaco accorinti per lesa maesta' nei confronti dello stato

Creato il 18 novembre 2013 da Antonella Di Pietro @Antonella_Di_Pi
DENUNCIATO IL SINDACO ACCORINTI PER LESA MAESTA' NEI CONFRONTI DELLO STATO Si profilano guai giudiziari per il sindaco di Messina, Renato Accorinti. La bandiera della pace esposta durante la celebrazione della Festa delle Forze Armate lo scorso 4 novembre non sarebbe piaciuta non solo ai vertici delle stesse forze armate, ma anche ad Ernesto Di Pietro, un giornalista che ha rilevato gli estremi per il reato di lesa maestà nei confronti dello Stato e per questo ha depositato una  denuncia alla Procura di Messina.
Durante la cerimonia il sindaco di Messina ha anche esposto con la bandiera della pace la frase “svuotiamo gli arsenali, colmiamo i granai”, che venne pronunciata dall’ex presidente della Repubblica, Sandro Pertini. Questa la posizione di Accorinti: “La nostra isola rischia di diventare una portaerei del Mediterraneo: una base dalla quale fare partire strumenti di morte e controllare con tecnologie satellitari, il Muos, i paesi stranieri.
Anche l’arrivo dei flussi migratori è vissuto come un “problema di ordine pubblico” da affrontare con le forze armate, da circoscrivere in ghetti, lontani dagli sguardi della popolazione italiana, dove non sempre sono garantiti diritti e giustizia. Non si può rimuovere dalla memoria collettiva, quasi esorcizzando, un secolo di lotte del movimento operaio per la pace e il lavoro, il disarmo e la giustizia sociale. Questa Amministrazione appoggia quelle lotte e quegli ideali. Questa Amministrazione dice “Si” al disarmo”. 
Accorinti si è distinto per i suoi modi originali già dal suo insediamento il primo giorno da sindaco, presentandosi a piedi scalzi al Comune. Molti anni prima nel 1982, a Comiso, ha manifestato contro l’installazione di una Base Nato. Il 15 gennaio 1991 è rinviato a giudizio, poiché durante lo svolgimento di una manifestazione contro l’intervento italiano nella Guerra del Golfo istiga i militari a disertare nel caso fossero inviati a combattere nel Golfo Persico e i giovani che ricevessero la cartolina precetto, a strapparla. Il 9 giugno del 1992, a Messina, in un tribunale colmo di studenti e concittadini solidali, è stato assolto.
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