Magazine Cultura
Certo che se vi chiamate Depeche Mode e siete veramente i Depeche Mode (ma a questo punto non ne sono tanto sicuro), dovete davvero impegnarvi per tirare fuori una fetecchia di disco come questa. Il funesto presagio era giunto già con il primo estratto “Heaven”, forse il singolo più debole nell’intera pluritrentennale carriera della band britannica. Purtroppo, non era solo un presagio. Il pezzo in effetti delinea la rotta dell’intero lavoro, musicalmente arido, moscio, con suoni elettronici buttati lì in mezzo a caso, ombra sbiadita del glorioso passato che fu. E se a un primo ascolto il disco vi sembrerà deboluccio tranquilli, perché a un secondo e poi a un terzo le cose andranno ancora peggio. Non volendo fare troppo i catastrofisti, va riconosciuto che qualche canzone si salva: “Slow” e… Aspettate… No, niente. Basta così.
Qualche altra canzone come la spenta “The Child Inside” o “Soothe My Soul”, la brutta copia di “Personal Jesus”, era invece del tutto evitabile, mentre il resto della track list passa tra la mediocrità assoluta e il dimenticabile. Se devo scegliere una sola parola per descrivere “Delta Machine” è: triste. Non un triste bello. Un sacco di dischi tristi sono splendidi. Questo è triste nel senso che rende tristi sentire quanto dozzinale sia diventato il sound di una band che negli 80s e pure nei 90s è stata fondamentale. Adesso invece se ne sono usciti con un disco che più che da Depeche Mode, è da Depeche Modà. (voto 5/10)
Qualcosa di buono questo ultimo disco “Delta Machine” comunque ce l’ha: mi ha fatto rivalutare persino i loro ultimi già poco fenomenali lavori (l’ultimo davvero interessante è stato Ultra nel 1997). E mi ha fatto venire voglia di fare una mia top 10 personale delle loro canzoni che preferisco. Via!
DEPECHE MODE CANNIBAL TOP 10
10. I Feel You
9. Personal Jesus
8. Just Can’t Get Enough
7. People Are People
6. Enjoy the Silence
5. Stripped
4. It’s No Good
3. Never Let Me Down Again
2. Useless
1. Strangelove
Possono interessarti anche questi articoli :
-
LIFE: la vita di James Dean – in Anteprima alla Berlinale
Anton Corbjin, il regista e fotografo olandese che ha portato sullo schermo la musica di gruppi dal calibro dei Depeche Mode (in film concerto quali Live in... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
“Iasu”, il nuovo videoclip della band Tante Anna, tratto da “Ep 2″
Esce sul web il nuovo video di Tante Anna, band formata da Alessandro Baronciani e Thomas Koppen: Iasu, tratto da “EP 2”. Tante Anna Due Mini Ep, nel giro di... Leggere il seguito
Da Alessiamocci
CULTURA -
NAPOLI: Aprono i “CIRCUS STUDIOS”, tra musica e sogni reali
“Oggi lo studio di registrazione e’ il luogo dove mettere su hard disk le idee preprodotte a casa, nel piu’ breve tempo possibile, per spendere il meno... Leggere il seguito
Da Amedit Magazine
CULTURA, SOCIETÀ -
“Qualcuno è uscito vivo dagli anni Ottanta” di Francesco Dezio: dai punk degli...
Di Francesco Dezio si è molto parlato dieci anni fa: il suo romanzo, Nicola Rubino è entrato in fabbrica (Feltrinelli 2004), sfuggiva alle categorie letterarie... Leggere il seguito
Da Alessiamocci
CULTURA -
I giorni del Moog
La musica non è indipendente dalla tecnica. Per scrivere una musica per pianoforte ci voleva che uno strumento a tastiera come il clavicembalo divenisse, per... Leggere il seguito
Da Zambo
CULTURA, MUSICA -
Long Playing: Edgar Froese & Tangerine Dream
Acquistai il mio primo long playing nel 1974 e da allora fu un diluvio. Nei tre anni che separavano quell'anno dal 1977 (anno 1 della musica punk), avevo i... Leggere il seguito
Da Zambo
CULTURA, MUSICA