Dopo anni e anni di attesa, torna Andrea G. Pinketts e torna il suo Lazzaro Santandrea.
Lazzaro Santandrea non è un detective, tantomeno un poliziotto. È una calamita per le calamità, l’uomo giusto nel posto sbagliato. E il posto sbagliato è Milano, improvvisamente sconvolta da un’assurda ondata di delitti che hanno solo una cosa in comune: gli assassini sono tutti taxisti.
Lazzaro ha già i suoi problemi: è l’immacolato portatore di un’affezione che si contrae con l’unica pratica sessuale cui non si è mai dedicato. E oltretutto ha appena conosciuto suo figlio, peccato che sia quasi suo coetaneo.
Nel momento in cui decide di aiutare una taxista ricercata per omicidio e innocente nella propria colpevolezza, Lazzaro precipita in un’infernale sarabanda tra nani esperti di arti marziali, giganti freak, sicari in doppiopetto e avvoltoi internazionali: uno zoo di vetro popolato da uccelli dalle piume di cristallo.
Affiancato dagli immancabili amici Pogo il Dritto e De Sade, dai giornalisti Alice Marradi e Montoya, e dall’infallibile marsigliese Gilles Regard, Lazzaro si lancia in una crociata per salvare il mondo e, possibilmente, la pelle, vivendo l’avventura più rischiosa e surreale della sua già pericolosa carriera.
Sì, d’accordo, ma Pilar? Eh, sì, a un certo punto arriva Pilar… Pinketts non ha mai frequentato la Virgen del Pilar, ma è uno scrittore dalla pellaccia durissima, con il pelo sullo stomaco.
Il sito ufficiale di Andrea G. Pinketts è www.pinketts.it.
COMMENTI (1)
Inviato il 28 maggio a 22:12
Sì vabbè, praticamente questa recensione è la scheda editoriale del libro con due frasi aggiunte... mah