Magazine Società

"Depossessione" /Nord come Sud /Il tempo libero non è affatto tempo liberato

Creato il 13 marzo 2012 da Marianna06

 

Map-utopia

 


Parecchi anni fa,sui banchi del liceo e/o delle aule universitarie si sognava, leggendo quelli che oggi sarebbero deprecabili libracci sovversivi, del tempo libero dell'avvenire quasi a portata di mano, intendendolo quale tempo liberato, che avrebbe maggiormente umanizzato la vita di ciascuno di noi ,in ogni luogo abitato del pianeta.

Tanto a Nord quanto a Sud.

Il debito,quella calamità che portava con sé miseria e morte, era roba del"terzo mondo", cosa comunque lontana da noi, e si parlava di azzerarlo, studiando utopistiche possibili strategie a tavolino o sprecando fiumi di parole nei raduni tra "compagni".

Poi  bruscamente ,e cosa peggiore da adulti, il sogno del "tempo libero" a casa nostra  è svanito come in una dissolvenza e siamo stati costretti a svegliarci.

Perché?

Perché improvvisamente la successione a catena delle crisi finanziarie  di questi ultimi tempi, in ogni angolo del mondo, che i "media" ci propongono,  diligentemente e con regolarità , quasi ogni giorno, ci ha permesso di conoscere, come scrive Maurizio Lazzarato sul numero di febbraio di "Le monde  diplomatique", una nuova figura-soggetto dei nostri tempi, la più diffusa attualmente ossia "L'uomo indebitato".

Infatti, secondo Lazzarato, il fenomeno del debito non si riduce soltanto alle sue manifestazioni economiche.

Esso costituisce la chiave di volta dei rapporti sociali in un regime neoliberale, operando una triplice depossessione.

Depossessione ,che vuol dire" uscita da sé ", il " non possesso del sé",  la "deprivazione", un po'come nello sciamanesimo.

E cioé  per noi  tutti oggi depossesione è depossessione  di un potere politico già debole, concesso dalla democrazia rappresentativa; depossessione di una parte crescente della ricchezza che le lotte passate avevano strappato all'accumulazione capitalista ;depossessione, sopratutto dell'avvenire, cioé del tempo come portatore di scelta, di possibili percorsi.

Cambiando appena appena qualche "carta" del mazzo e sostituendo l'espressione "democrazia rappresentativa" con "dittatura militare" o "nazionalismo becero", entrambi abbastanza diffusi nel mondo, Nord e Sud del pianeta si ritrovano attualmente accomunati pressapoco nello stesso destino.

Possibile soluzione?

Quella che chiamiamo solidarietà.

La solidarietà che abbiamo imparato a conoscere, ad esempio, attraverso la parabola evangelica del"Buon Samaritano".

Se riusciremo ad essere solidali gli uni con gli altri,  allora forse, e anche con difficoltà, si troverà una via d'uscita.

Diversamente uscire dall'impasse non sarà cosa agevole per nessuno.

Lo dimostrano tutti coloro che bussano alle porte dell'Occidente in cerca di "speranza".

Ma se l'Occidente non imparerà a condividere, temo che non ci sarà niente o quasi niente per nessuno.

Tranne, ovviamente, per i soliti "squali" di sempre.

Di ogni epoca storica.

 

   A cura di Marianna Micheluzzi(Ukundimana)

 


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog