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depressione e ansia: antidepressivi

Creato il 04 aprile 2010 da Renzo Zambello

depressione e ansia: antidepressivi

Domanda

Buongiorno, vorrei gentilmente avere informazioni su cosa fare in caso di forte stress psichico.Infatti da un mese e mezzo a seguito di problemi molto grossi che ho dovuto affrontare dallo scorso mese di novembre ho avuto un crollo psicologico e di energie mentali.Mi sta aiutando un pochino fare delle sedute di osteopatia ma sono ancora molto instabile.Infatti purtroppo, proprio mentre cominciavo a sentirmi un pò meglio, è sopraggiunto un altro grosso problema che sta mettendo a dura prova i miei nervi tanto che stavolta ho paura di non farcela.Sono troppo stanca mentalmente.Attendo fiduciosa un vostro consiglio.Grazie.

Risposta

Non è importante lo stress ma come viene vissuto. Se una qualsiasi situazione esistenziale difficile comporta ansia generalizzata o peggio ancora depressione, che poi sono le due facce dello stesso malessere, allora bisogna pensare a strategie di uscita da questa logica che diminuisce la qualità della vita.Da internista e da medico pratico consiglio il ricorso a farmaci specifici, previo consulto con un medico esperto nel risolvere problemi ‘interiori’ (Psichiatra). Sarò prevenuto nei confronti degli strizzacervelli, ma nella mia pratica ultratrentennale non ho mai visto risolvere un solo caso importante di disagio psichico usando solo il colloquio ed evitando nel contempo i farmaci specifici. Grazie Il medico

A cura di Paginemediche.it

Commento del Dott. Zambello

Vi assicuro che ho esitato un po’ a pubblicare questa Domanda e Risposta  ad un medico di base a rigurdo l’ansia, la depressione e la loro cura  apparsa  su un serio sito di informazione medica. Ma, da  la giusta misura di cosa pensino mediamente i medici di base  a riguardo della  psicoterapia.  Lo ammetto,  è  un po’ triste, abbiamo davanti ancora una scienza medica che pensa all’uomo in termini corpo o mente, malattie  del corpo e malattie della mente separate,  ad interventi che aumentino la scissione. Ho l’impressione che passeranno ancora molte generazioni prima di accorgerci che non siamo scindibili  che siamo un tutt’uno e che la risposta farmacologica  é solo “veleno” se non tocca anche attraverso la “parola” la parte dell’anima ammalata.  I medici  di un tempo,  lo sapevano bene. Erano  medici  che “ curavano tutto” e paradosalmente anche se avevano molte meno conoscenze mediche  praticavano una medicina naturalmente taumaturgica.


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