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Depuratori piccoli e insufficienti, e la cacca finisce in acqua

Creato il 20 febbraio 2012 da Lapulceonline

fiume, ambienteIl malfunzionamento dei depuratori è una delle cause principali di inquinamento dei corsi d’acqua. Lo dice Renzo Penna, già assessore all’ambiente della provincia di Alessandria. “Sono spesso impianti vecchi ed insufficienti per gestire le quantità che arrivano dalle città”, dice Penna. A volte capita così che venga “byassato2 il sistema e gli scarichi fognari finiscano direttamente nell’acqua del fiume. “Tempo fa”, continua, “per il depuratore a valle dell’Ilva di Novi Ligure furono stanziati circa quattro milioni di euro dalla Regione. Era il principale motivo di inquinamento del rio Lovassino”. Ma anche il depuratore degli Orti di Alessandria ha una “vita travagliata”, conferma Penna: “Parte degli scarichi della Fraschetta finiscono diretti nel Lovassino”.

Sotto la sua “giurisdizione” Penna sguinzagliò i tecnici dell’Arpa per mettere sotto attenta sorveglianza i depuratori “cattivi”, praticamente tutti. “Qualcosa a Cassano non ha funzionato”, conclude, “sempre che il problema sia il depuratore”. E la mancata tempestiva informazione è per Penna una grave scorrettezza, dal momento che l’Arpa e le autorità sarebbero state avvisate solo dopo un sopralluogo delle guardie ambientali.

I vertici di Gestione Acqua spa sono ufficialmente “in riunione”, chiusi nelle stanze della società che gestisce l’impianto di Cassano Spinola da dove sarebbero fuoriusciti scarichi non depurati e rifiuti organici. Tra sabato e domenica gli odori sgradevoli che si sentivano fin nel paese hanno trovato una spiegazione: liquami organici nel torrente Scrivia. Come era già accaduto ad agosto, quando a causa della tossicità momentanea dell’acqua morirono molti uccelli che nell’”ambiente Scrivia” trovano una base per la loro migrazione. In quell’occasione ci fu una grande mobilitazione di volontari e guardie ecologiche per ripulire l’area, ma alla fine non fu trovato alcun responsabile dello sversamento. Problema tecnico o colpa del caldo, si disse.

Lo Scrivia è diventato nuovamente la latrina della provincia di Alessandria e sembra che nessuno – sindaco di Cassano Spinola in testa – fosse stato avvisato del disguido.

Il “portale ambiente” della Provincia di Alessandria (www.ambiente.al.it) non fa riferimento alcuno al problema dello Scrivia. L’ultima news è dell’aria malsana nelle città italiane e della riduzione di CO2 dell’ente di Palazzo Ghilini.

 


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