Il Derby della Madonnina deciderà lo Scudetto?
Ci siamo! Il tanto atteso derby è arrivato. Stasera l'Italia calcistica sarà ipnotizzata dalle tv che trasmetteranno il Milan-Inter più importante della storia recente. 'San Siro', come da pronostico, sarà gremito in ogni ordine di posto e rossoneri e nerazzurri daranno vita ad una gara destinata ad entrare nella storia.Allegri e Leonardo, nelle conferenze stampa pre-gara, non hanno sciolto i rispettivi dubbi di formazione. I dubbi, però, sembrano essere pochi. Due per parte. Nel Milan, fatto l'attacco, con Boateng alle spalle di Pato e Robinho, resta un doppio dubbio a centrocampo: Seedorf o Van Bommel, Flamini o Emanuelson per completare il reparto con Gattuso. In difesa la candidatura di Zambrotta sembra essere rientrata e dovrebbe dunque essere confermata la linea a quattro composta da Abate, Thiago Silva, Nesta ed Antonini davanti ad Abbiati
Nell'Inter, invece, il dubbio principale riguarda il modulo. Il 4-3-1-2 escluderebbe Goran Pandev, con Sneijder a giostrare alle spalle di Eto'o e Pazzini. Se invece Leonardo dovesse optare per il 4-2-1-3, sarebbe uno tra Stankovic e Cambiasso a sedere sulla panchina per dar spazio al macedone. L'altro ballottaggio riguarda la difesa: Chivu e Ranocchia non sono al meglio, ma non è escluso che Leonardo decida di mandarli in campo entrambi. Tuttavia, l'ipotesi più percorribile è quella di Ranocchia al fianco di Cordoba
Pep Guardiola, 40 anni, allenatore del Barcellona dal 2008
Intanto a Barcellona, un fulmine a ciel sereno, o forse neanche tanto, se si pensa all'irritazione mostrata nei confronti del presidente Sandro Rosell, per una polemica innescata da quest'ultimo nei confronti del Real Madrid, polemica della quale Pep Guardiola non sentiva davvero il bisogno.Fatto sta che, intervistato da Rai2 nel corso di Sport Sera, il tecnico del Barcellona si è lasciato scappare una frase che darà il via a una ridda di ipotesi sul suo futuro: "Credo che il mio periodo qui al Barcellona stia finendo. Sto bene qui, ma quando stai per molto tempo in un club come questo non è possibile rimanere a lungo. Il prossimo anno sarà il quarto consecutivo come allenatore del Barcellona: una società come questa deve avere molto coraggio per tenere un allenatore per tutto questo tempo, perchè i giocatori si stancano degli allenatori e viceversa".
"Se verrò un giorno ad allenare in Italia? Verrò se avrò ancora voglia di allenare - ha aggiunto Guardiola - ci vuole entusiasmo ed altro per prendere una simile decisione".Proprio ieri, sulle pagine del Giorno, un grande ex juventino, Paolo Rossi, aveva consigliato alla società bianconera, alla ricerca di un tecnico vincente per ripartire, di tentare in tutti i modi di convincere Guardiola a trasferirsi a Torino. Forza Agnelli, forza Marotta: il momento è adesso! Tentare non costa nulla. Se arriverà un no, ci sarà sempre tempo per ingaggiare i Gasperini, i Conte, eccetera.
Andrea Cardinale