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Derby di Natale

Creato il 16 dicembre 2014 da Ilnazionale @ilNazionale
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Foto Galetto / IL Nazionale

17 DICEMBRE – Domenica 21 alle 12.30 andrà in scena allo stadio veronese MarcAntonio Bentegodi il derby scaligero fra Chievo ed Hellas. Un derby “natalizio”, vista la vicinanza con le feste di fine anno, che molto potrà dire sulle due squadre e il loro campionato.

Sensazioni contrastanti si affastellano in queste giornate di vigilia. Fino all’ultimo turno si sarebbe detto che l’Hellas (capace di racimolare soltanto 3 punti negli ultime otto partite di campionato) era in crisi e il Chievo in forte ascesa (visti i cinque risultati utili consecutivi con 9 punti ottenuti e soprattutto il buon gioco espresso nelle ultime uscite), ma poi la vittoria esterna degli uomini di Mandorlini contro l’Udinese e la sconfitta interna di quelli di Maran contro l’Inter hanno un po’ riequilibrato i pronostici. Probabilmente la verità sta nel mezzo, nel senso che l’Hellas ha saputo ricompattarsi attorno al suo allenatore, messo in discussione da stampa e tifosi, e riprendere in mano il filo perso delle vittorie, ma è ancora incerottato e dovrà trovare continuità di risultati, mentre dall’altra il Chievo – che comunque ha pur sempre affrontato l’Inter, in una serata peraltro anche sfortunata per Meggiorini e compagni (confermata dai buonissimi voti in pagella presi dal portiere nerazzurro Handanovic, fra i migliori in campo) – deve ancora lavorare per riuscire a tirarsi definitivamente fuori dalle sabbie mobili della zona retrocessione, ma è altrettanto chiaro a tutti che la strada intrapresa da quando è arrivato Rolando Maran sulla panchina del Ceo è senz’altro quella giusta.

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Meggiorini in acrobazia – Foto Galetto / IL Nazionale

Analizzando in particolare il momento clivense, in realtà, non può sfuggire, infatti, la buona prestazione contro i blasonati uomini di Mancini, che hanno si vinto, ma faticato ben più di quanto il 2-0 finale non dica. Complice anche un permaloso arbitro Massa, che ha buttato fuori dalla contesa un positivo Botta entrato nel secondo tempo e in pochi minuti in grado di dare un’effettiva scossa alla squadra, la formazione meneghina ha capitalizzato al massimo le uniche due vere occasioni da gol create nell’arco dei novanta minuti, tanto che del portiere del Chievo Bizzarri non si ricordano interventi di rilievo. Dall’altra parte è mancata un po’ di precisione sotto porta, soprattutto ad Alberto Paloschi, il quale – è giusto dirlo – fa un lavoro enorme in fase di non possesso palla e quindi a volte arriva poco lucido sotto porta.

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Il mister Rolando Maran – Foto Galetto / IL Nazionale

All’appello, inoltre, mancavano in difesa due pedine diventate ormai fondamentali come Frey e Zukanovic sugli esterni: rimpiazzati contro l’Inter da Sardo e Biraghi (che hanno tentato di fare il meglio possibile, ma erano evidentemente un po’ imballati dalle tante panchine collezionate negli ultimi due mesi), i due laterali di difesa, scontata la squalifica, torneranno abili e arruolati contro l’Hellas e se Mandorlini confermerà il 3-5-2 visto al Friuli probabilmente se ne vedranno delle belle sulle fasce durante il derby. Probabilmente, inoltre, tornerà al centro della difesa Dario Dainelli, a cui spetterà il compito di marcare un certo Luca Toni, arrivato a 300 gol in carriera proprio durante l’ultimo match in terra friulana, al cospetto di Totò Di Natale, arrivato proprio contro il Chievo qualche settimana fa a 200 reti in serie A. Il confronto con Toni stimola anche un altro vecchio leone, Sergio Pellissier, che partirà come sempre dalla panchina ma a cui, speriamo, Maran non toglierà la possibilità di confrontarsi a suon di gol con il campione del mondo che oggi veste la casacca dei “cugini”. Già, perchè i “vecchietti” del gol (in questo campionato fino ad ora cinque Toni, due Pellissier) non hanno ancora perso il vizio di segnare e farlo durante il derby (che in serie A, in quattro precedenti, non ha ancora registrato il segno X, con due vittorie dell’Hellas e due del Chievo) darebbe ancora più gusto. O no?

Ernesto Kieffer

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