Vlao aveva detto che non sarebbe riandato alla stadio fino a quando non fosse stato esonerato Cornacchini.
Ma anche Vlao ne dice di catzate se è vero come è vero che ha subito risposto presente alla convocazione di Bartelt, coinvolgendo anche Rouge fuori dal gioco da un po’ di tempo.
Bè il derby di Natale era un’occasione immancabile per assistere ad una partita con la P maiuscola di quelle per le quali vale la pena di esultare per un goal come mai capitato da quattro anni a questa parte, eccezion fatta per la mitica partita di Fermo (link).
Inoltre per una insolita congiunzione astrale, l’anticipo del venerdì capitava a coccodipippa come perfetto passatempo in attesa del Regionale Veloce 2330.
Così muniti di sciarpe, giubbotto e biglietto nominativo i tre si recavano al Del Conero parcheggiando sapientemente al mulino Stacchiotti per bypassare l’assurda viabilità studiata per rendere inpenetrabile lo stadio ai tifosi.
Nonostante gli ostacoli posti sul percorso, i botteghini chiusi il giorno della partita, i controlli, i controcontrolli e i tornelli vari, una curva così gremita era da tempo che non si vedeva.
La coreografia degna della diretta su RaiSport impreziosiva una bella serata di calcio che vedeva come sparring partner dei dorici l’Ascoli Picchio capolista che si presentava accompagnato da 200 tifosi dato che gli altri, in segno di protesta per i 1.000 biglietti concessi, preferivano rimanere a casa sul divano a poltrire.
I biancorossi, carichi a molla, affrontavano la partita in maniera eccezionale, correndo su tutti i palloni con grinta e determinazione e passando in vantaggio con un bel autogol dei bianconeri! Il goal sotto la curva nord infiammava lo stadio che però, come spesso capita negli sport con la palla rotonda, cadeva nella depressione più totale a 1 secondo dalla fine del primo tempo quando gli odiati cugini pareggiavano con un goal viziato da un fuorigioco e in più si aggiudicavano un secondo tempo in superiorità numerica grazie all’espulsione, nel tragitto verso lo spogliatoio, del portiere dorico Aprea per proteste.
Ancona – Ascoli 2-1: è fatta!
Il secondo tempo si prevedeva in salita, ma i dieci biancorossi andavano a mille e l’inferiorità si sentiva poco. Quando poi Tulli con un diagonale la metteva dentro era l’apoteosi. 2-1 in 10 contro 11!
Non c’era nemmeno bisogno di soffrire tanto per portare a casa il risultato, anzi allo scadere un rigore poteva regalare il 3-1, ma mai errore dal dischetto fu così indolore. Alla ribattuta del portiere corrispondeva il triplice fischio e la conseguente vittoria nel derby!
Vlao, Bartelt, Rouge, Danco, Baletta e gli altri 5.000 esultavano salutando la squadra sotto la curva. Che bel regalo sotto l’albero!