Derby-farsa: la Nocerina rischia l’illecito sportivo e la radiazione dai professionisti

Creato il 16 novembre 2013 da Stivalepensante @StivalePensante

Il caso Nocerina sta per esplodere, l’accusa di illecito per il club campano sembra ad un passo.

Uno degli infortuni che hanno costretto l’arbitro a sospendere il derby tra Salernitata e Nocerina (lapresse.it)

Il deferimento da parte della Procura Federale è dietro l’angolo, ieri infatti il Giudice Sportivo della Lega Pro ha rimandato gli atti a Stefano Palazzi, precisando come i documenti “delineano in maniera univoca un quadro probatorio sufficiente ad ipotizzare, a carico della società Nocerina e suoi tesserati, responsabilità diretta nel compimento di atti finalizzati ad alterare il regolare svolgimento della gara e, conseguentemente, a configurare la possibile sussistenza di un illecito sportivo”.

Gli 007 federali presenti all’Arechi hanno evidentemente sentito tutto. Chiare sarebbero le responsabilità dei dirigenti, al contrario di quanto dichiarato dagli stessi, secondo i quali sarebbero stati i giocatori a non sentirsi pronti a giocare dopo l’avvertimento degli ultrà. Molto diversa è infatti la storia raccontata dalle carte.

“Dite che vi hanno minacciato di morte”, l’ordine impartito ai giocatori radunati sul pullman della squadra prima di essere interrogati dalla Digos. Gli stessi dirigenti avrebbero ideato insieme al tecnico in seconda, Fusco, la messinscena poi verificatasi in campo.

Con l’accusa di illecito sportivo rischiano molto i calciatori, ma rischia moltissimo soprattutto la Nocerina. In caso di condanna quasi sicura l’estromissione dal campionato di competenza e dal calcio professionistico. Una sorta di riga tracciata sul futuro del club. Forte monta la protesta dei tifosi rossoneri. In gruppo o singolarmente, tanti i ricorsi per chiedere i danni economici e morali al Ministero dell’Interno. Tra qualche giorno, al Viminale, potrebbe essere rispedite anche le seimila tessere sottoscritte quest’anno. E il calcio italiano sprofonda ancor di più.

La ricostruzione “a caldo” del derby-farsa Salernitana-Nocerina. La rivalità storica tra le due società campane ha costretto il questore ad ordinare di chiudere il settore ospiti dello stadio Arechi, vietando così la trasferta a Salerno ai tifosi di Nocera. Questo, stando ai fatti, ha innescato un incredibile situazione, al limite del paradossale. Alle 12.30, orario del calcio di inizio, i giocatori della Nocerina sono rimasti chiusi dentro lo spogliatoio dello stadi Arechi. Decisione presa, comunicata all’arbitro Sacchi di Macerata: “Noi non scendiamo in campo, perché minacciati di morte dai nostri ultras”. Poi, è intervenuto il Questore di Salerno, Antonio De Iesu, che ha tranquillizzato i calciatori. Il derby si gioca, ma alle 13.10: con quaranta minuti di ritardo. Nonostante le rassicurazioni della questura, però è bastato pochissimo per capire la strategia della Nocerina. Dopo tre sostituzioni in cinquanta secondi, sono arrivati gli infortuni: al 3′ out Remedi, al 7′ Palma, al 13′ Danti, al 15′ Kostadinovic, al 21′ Lepore, il quinto e ultimo infortunato. La Nocerina è rimasta così in campo con 6 uomini, e l’arbitro è stato costretto a sospendere la partita. Tensione anche tra i calciatori, con Ficarrotta e Iannarilli venuti alle mani ed espulsi.

Ora la società Nocerina rischia illecito sportivo e radiazione dal calcio professionistico, soprattutto per le direttive degli organi dirigenti che, a quanto pare, potrebbero “scagionare” i tifosi di Nocera sulle falsità riguardanti le minacce di pena di morte ai giocatori.


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