La dermatite alle mani è una patologia abbastanza frequente, che deve essere curate in maniera adeguata, per questo è nato all’Umberto I un “Ambulatorio della mano” dove è possibile effettuare una… diagnosi approfondita per curarla.
Molte volte, per motivi di igiene o per lavoro, siamo costretti a venire a contatto con saponi e prodotti che possono risultare nocivi per la nostra salute e provocare danni alla cute delle nostre mani.
Varie sono le tipologie di lavori a rischio, parrucchieri, baristi, muratori, artigiani, infermieri , alla quale molte volte non viene diagnosticata in modo adeguato la dermatite alle mani, un terzo dei casi rischia una diagnosi parziale, incompleta o tardiva.
Per questo, dal 2011, presso la Clinica Dermatologia dell’Umberto I è attivo un Ambulatorio della Mano, che opera nell’ambito una policentrica europea.
“Solo nei primi due mesi di attività, abbiamo isolato più di 100 pazienti con dermatite alle mani e circa 130 nei primi due mesi del 2012”, dichiara la responsabile dell’Ambulatorio, la prof.ssa Teresa Grieco che, con il prof. Stefano Calvieri , ha sentito la necessità di rispondere ad un problema sempre più diffuso nella popolazione.
“La patologia della mano – spiega la prof.ssa Grieco – tende a persistere per anni ed è refrattaria alle terapie alle quali vengono sottoposti i pazienti. Si tratta di una malattia estremamente invalidante e ha un’incidenza molto elevata, dato che circa il 70% delle malattie professionali sono rappresentate dalle dermatiti da contatto e che gran parte di esse (che siano di natura irritativa o allergica) coinvolgono principalmente le mani.”
Quali altre patologie dermatologiche interessano le mani?
“Forme dermatologiche che possono interessare le mani sono le forme psoriasiche, eczemi, lichen, granulomatosi, forme squamose, pustolose, ragadi, dermatiti atopiche che possono comparire nell’età pediatrica e che possono essere severe anche nell’adulto. La patologia può essere più o meno estesa alle unghie, all’avambraccio e/o ad altre parti del corpo”.
Che tipo di Protocollo terapeutico adottate?
“La patologia della mano, anche a livello europeo, ha una classificazione e una codificazione specifica per ciò che riguarda lo studio, l’approccio metodologico e spesso anche le soluzioni di tipo terapeutico. Noi adottiamo scale di valutazione internazionali, secondo le quali applicare un punteggio di gravità maggiore o minore. L’approccio clinico parte da una valutazione della situazione allergologica del paziente, prevede uno studio allergologico (che è completo con uno Skin Prick Test) e l’identificazione, se possibile, di alcuni allergeni, sia in ambito lavorativo che domestico, nella pratica degli hobby (oggi sempre più frequenti nella nostra società) e nell’attività sportiva. Successivamente, per avere indicazioni specifiche per ogni paziente, si effettua uno studio dello stato immunologico e, a volte, anche uno studio della tiroide.”
Come si arriva alla scelta della terapia più efficace?
“Purtroppo, non a tutti possiamo dare le stesse terapie e, per tale motivo, i pazienti vanno selezionati in base all’età (l’età fertile espone a rischi maggiori per le terapie sistemiche, che purtroppo nelle forme gravi vanno comunque somministrate), al tipo di attività lavorativa o al sesso (alcune terapie possono essere facilmente accessibili più al sesso maschile che a quello femminile). Nella patologia della mano va inoltre valutato se il paziente abbia una patologia più estesa, come nel caso della psoriasi, che coinvolge anche altre parti del corpo. Abbiamo iniziato una collaborazione con i Medici del lavoro della nostra Università, al fine di poter aiutare una serie di categorie professionali a rischio, come parrucchieri, operai, estetiste, odontotecnici. Stiamo anche svolgendo uno studio per il lattice, per valutarne l’incidenza nelle categorie a rischio ma anche nei giovani e negli anziani”.
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