Fresco di rinnovo alla guida della nazionale francese, il ct dei Bleus Didier Deschamps ha partecipato alla popolare trasmissione radiofonica Luis Attaque, su RMC, toccando tutti gli aspetti della sua avventura sulla panchina transalpina.
L'ex giocatore e tecnico della Juventus non poteva non partire dal rinnovo del contratto che scadrà dopo il Mondiale 2018:
" Sono contento di prolungare la mia esperienza alla guida della nazionale. Il prossimo obiettivo sarà l'Europeo 2016 a cui parteciperemo da padroni di casa - ha detto Deschamps - benchè ospitare una competizione così importante non significhi essere favoriti, bensì avere maggiore pressione. A livello europeo ci sono squadre superiori a noi, per esperienza e risultati. Per prepararci a questo evento, nel 2015 affronteremo una serie di prestigiose amichevoli che ci opporranno a Brasile, Belgio, Portogallo, Germania e Inghilterra. Abbiamo voglia di fare bene e adesso, intorno alla nazionale, c'è un ambiente positivo".
Il ct francese è poi tornato sull'esperienza brasiliana:
" Abbiamo disputato una buona Coppa del Mondo, pur uscendone con qualche rimpianto. Speravamo di andare più avanti, avevo un gruppo che si sentiva forte, tuttavia siamo stati battuti dai futuri campioni".
Incalzato dal conduttore Luis Fernandez (ex centrocampista della Francia), Deschamps ha ricordato anche i momenti precedenti al suo approdo in nazionale:
"Ero senza squadra dopo la chiusura della mia esperienza marsigliese, la Francia cercava un allenatore e, nonostante non avessi programmato di sedermi sulla panchina di una nazionale, abbiamo trovato l'accordo. In futuro, non escludo di tornare in un club, benchè sia un lavoro completamente diverso. In nazionale ho visto i giocatori a novembre e li rivedrò a fine marzo, mentre nelle squadre di club si vive l'incarico 24 ore su 24, c'è l'aspetto quotidiano del lavoro".
Il basco si è poi soffermato sui singoli, partendo da Henry per chiudere con Nasri, passando dai giovani Pogba, Ntep, Kurzawa e Fekir:
" Henry non veste la maglia della nazionale da quattro anni, noi stiamo preparando un importante appountamento contro il Brasile, non avrebbe senso richiamarlo e di questo ne è consapevole anche lui. Pogba - ha puntualizzato Deschamps - ho dovuto "inquadrarlo" perchè non c'era un bell'ambiente intorno a lui. E' un ragazzo che ascolta e sa cosa voglio da lui. Ntep ha un bel potenziale ma dopo l'infortunio non è più tornato ai livelli di fine 2014. Lo stesso vale per Kurzawa che, comunque, già ha esordito in nazionale. Il terzino del Monaco è bravo in fase offensiva ma deve migliorare quella difensiva perchè un giorno potrebbe trovarsi di fronte giocatori come Robben".
Più piccanti, invece, gli argomenti Fekir e, soprattutto, Nasri: " Fekir lo prenderò se dimostrerà di essere pronto per la nazionale francese. Non lo convocherò solo per impedirgli di scegliere l'Algeria. Deve scegliere lui: è una libera scelta, così come lo è stato per Guerreiro del Lorient che ha scelto il Portogallo".
Chiusura con il botto, quindi, per Nasri: " Non è vero che non ho risposto alle sue chiamate - ha replicato il ct dei Bleus -. Era stato lui a rifiutare di parlarmi nell'autunno 2012. Nonostante ciò, l'ho convocato l'anno seguente ma sul piano sportivo non mi ha dato le risposte che mi aspettavo. Lui, comunque, mi sembra molto più contento senza la nazionale!".
A questo proposito, assumono maggiore importanza le parole che proprio Deschamps aveva rilasciato all'inizio della aarsmisisone: " La maglia della nazionale è il massimo, vestirla deve essere un privilegio". Un messaggio, neppure tanto nascosto, allo stesso Nasri?
Deschamps a tutto campo: da Euro 2016 a Nasri, passando per Pogba e Henry ultima modifica: da