San Pedro de Atacama potrebbe essere tranquillamente l’ambientazione di un film western. Il nostro ostello si trova nella calle principale ed è circondato da tour operator che organizzano ecursioni sia nel deserto di atacama che per il salar di uyuni. In questo piccolo pueblo, le agenzie turistiche sono seconde solamente ai cani randagi che ne popolano le viuzze…
Gli animali randagi sono molto comuni e vengono nutriti dalla gente del posto, così come il gatto che trovo appollaiato nel letto a castello quando entro in camera…
Io e Chris decidiamo di fermarci 3 notti a San Pedro, prima di proseguire in Bolivia per il Salar de Uyuni. Con Chris mi trovo bene, anche se è un po sbadato e, fra i due, il tedesco sembro io. Ne ho avuto la conferma quando ha perso la carta di credito e gli ho dovuto anticipare i soldi del tour, in un vero e proprio contrappasso economico.
Le attività a San Pedro si sprecano: sicuramente vale la pena fare sandboarding cosí come è da provare il bagno nell’acqua a 10 gradi nella Laguna Cejar. Tuttavia, il tour da scegliere con cura è quello per il Salar de Uyuni, sia per il prezzo, ma soprattutto per gli altri compagni di viaggio con i quali dobbiamo condividere i prossimi 3 giorni.
La Lonely Planet recita “Quality doesnt come at cheap prices”, quindi optiamo per il tour leggermente piu costoso, ma, impezzando un pò il tipo dell’agenzia, riusciamo a strappare uno sconto del 10%.
Ogni agenzia organizza generalmente 2 jeep da 6 persone ciascuna. Gli stiamo simpatici e vogliamo sapere di che nazionalitá sono gli altri partecipanti. Sbirciamo nel suo registro e nell’ordine vediamo: 4 persone con lo stesso cognome e la stessa nazionalitá: FRANCIA, 2 ragazze spagnole e la coppia di ragazzi francesi che è in ostello con noi e che a fatica ci saluta.
Gli facciamo intendere che gradiremmo spedire i “galletti” tutti nella stessa jeep. Lui si mette a ridere, evidenzia i loro nomi e ci tranquillizza. Ci sentiamo molto fieri perchè stiamo curando nei minimi dettagli ogni particolare del nostro tour. ( Ci renderemo conto solo la mattina della partenza che siamo sprovvisti sia di carta igienica che di guanti, considerando che i dorm a 4000 metri saranno alquanto spartani).
Come detto, in ostello si è tutti amici e cosí, non si sa bene come, si organizza, la sera prima di partire per il tour, un barbecue per 12 persone. Alcuni ragazzi vanno a fare la spesa, cosí chiedo a Chris di comprare qualche bottiglia di vino per il tour. Uscito dalla doccia gelida mi avvicino alla brace per riscaldarmi. A quel punto un carneade domanda “who’s cooking?”…sento Chris rispondere “el Tano cocina”…La mia voglia rasentava lo zero, ma si sa, all’ estero non bisogna deludere certi stereotipi…
La mattina della partenza ci rendiamo conto che nella lista dei “DOs & DONTs” oltre ai guanti e alla carta igienica, si raccomanda di evitare carne rossa e alcolici a causa dell’altitudine…
Come si suol dire, chi ben comincia…