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Design, progetto Italia-Cina: (Un)Forbidden City

Creato il 27 gennaio 2012 da Agora3000 @agoratremila

Design, progetto Italia-Cina: (Un)Forbidden CityAnche la Cina inizia a mostrare il suo potenziale di creatività di alto livello nel campo del design: una realtà di cui anche le aziende italiane del settore iniziano a rendersi conto, tanto che la Alessi ha commissionato a otto architetti cinesi la realizzazione di altrettanti vassoi, al centro di una mostra al salone Macef a Fieramilano.

“(Un)Forbidden City“, ovvero Città (non) proibita: questo il nome scelto per l’operazione organizzata con il Beijing Industrial Design Center, presentata per la prima volta in Italia dopo una prima tappa alla Beijing Design Week.

“Una provocazione”, ammettono alla stessa Alessi, se si pensa che l’eccellenza dell’italianità è uno dei leitmotiv nella retorica del design nostrano e che per tante aziende del settore la parola Cina è sinonimo di copia. Ma il risultato finale non deve essere affatto dispiaciuto all’azienda, dato che tutti gli oggetti sono stati destinati alla produzione per il mercato.   

Oggetti che si richiamano alla tradizione, come la “Foglia di loto” realizzata da Chang Yung Ho, che ha preso una vera foglia di una pianta dell’antico Palazzo d’Estate, l’ha lasciata seccare per sei mesi, l’ha scannerizzata in 3D e trasformata in stampo per produrre il vassoio d’acciaio.

Ma anche pezzi ipermoderni come “Clouds Root” di Wang Shu: acciaio lucidato a specchio per un doppio vassoio che si ispira alle forme delle nuvole. Una forma che in questo caso ricorda proprio quella della penisola italiana con accanto una delle sue isole maggiori.

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