DesignCircus, l’estate degli autorprodotti profuma di food

Creato il 02 luglio 2015 da Alessandrapepe @AlessandraPepe

L’estate inizia a farsi sentire, Expo 2015 sta raccogliendo grandi riscontri di pubblico e DesignCircus non poteva mancare il colpo. Design For Food il titolo di quest’ultima edizione che si è appena conclusa e che ha portato alla ribalta una nuova schiera di designer autoprodotti impegnati a interpretare la loro personale idea di cibo. Oggetti, complementi, aceessori e rivestimenti a celebrare quelli che sembrano essere diventati gli ambienti più vissuti della casa: cucina e sala da pranzo. Una nutrita proposta che arricchisce e rende ancor più ampio lo scenario del saper fare artigianale, fiore all’occhiello del Made in Italy. Più di venti quelli selezionati per questo nuovo interessante capitolo. Procediamo con ordine! Alessandro Santoro, Pierfrancesco Annichiarico e Dario Miale per Usopposto inventano Gastrode’sign. Con l’obiettivo di valorizzare il rapporto tra piatto e pietanze tipiche della gastronomia pugliese propongono una divertente linea di 24 piatti realizzati artigianalmente e decorati con metodo serigrafico utilizzando pigmenti a base ceramica. Dunadesign brand dietro al quale troviamo Angelo Mazzarella e Pierfranco Marengo  racconta l’incessante ricerca nel campo del design ecosostenibile e porta a DesignCircus originali creazioni in cartone dal forte appeal tra le quali Tucano un inedito tavolino porta bottiglie ideale per il dopo cena nella zona living.

Ci sono anche i Segni Degni di Miky Degni, artista meneghino che presenta Pop Series, una serie di piastrelle super color, immaginatevi quelle vecchie che si trovano nella vecchia cucina della nonna che incontrano mosaici e tinte tipiche dei graffiti urbani. Il risultato è davvero inaspettato. E ora parliamo di Andrea Rizzi, visionario o osservatore? Diciamo che il suo è uno sguardo sul suo mondo di bambino, immagini scomposte e modificate che ci conducono nella “sua” realtà. Per l’occasione sfoggia la sua idea geniale. La Schiscetta è una bicicletta dedicata al buon cibo, una rivoluzione che divora la strada tra il classico pic-nic e il più moderno street food. A dere forte personalità, colori raffinati, disegni a mano libera e preziosi inserti in legno. La voglio!

Elena Vida e Andrea Folgosa invece sono mossi da una forte passione, quella per l’African Wax Print Cotton. WaxMax è il loro progetto carico di atmosfere e colori d’Africa. Accessori e complementi che prendono forma all’interno di piccoli laboratori, cooperative e botteghe. Pezzi a tiratura limitata dalle accese cromie, cestini per il pane, tovaglie e ceramiche dipinte a mano. C’è anche Alessandro Ugo con la sua collezione ReWood Design realizzata con materiali di recupero, Legno che viene riportato a nuova vita grazie a inserti di metallo. Anche qui un ritorno all’infanzia con le AdHoc Chairs, sedie dal classico tubolare in ferro con sedute in legno ricavate da avanzi di produzione.

Vogliamo sorridere alla vita? Con lepalle.it abbiamo trovato un modo ironico, divertente e pungente per farlo. Il nome dice tutto, un brand che nasce con l’idea di stravolgere il concetto di palla per l’albero di Natale e che non rinuncia a sfornare idee irriverenti durante l’anno. T-Shirt, tovagliette e collezione di tessile per la tavola e soprattutto simpatici sottobicchieri che diffondono dal fondo messaggi di responsabilità sociale. “Tutto ciò che viene prodotto e non è consumato fino in fondo contiene una seconda possibilità poetica”, lo diceva Marcel Duchamp e Alessia Bongiovanni fa suo il motto e lo fa diventare filosofia di vita. Questolhofattoio è il suo brand con il quale produce oggetti in legno, vetro e ferro. Sorprendenti il mobiletto porta bottiglie e il tavolino porta bicchieri.

Plexiglass e taglio laser per i prodotti all’avanguardia di Melania Ubaldino. Bellezza e funzionalità gli ingredienti irrinunciabili per i suoi oggetti che si distinguono grazie a semplicità e eleganza. Porta cialde a forma di moka, set tavola e tavolini in multistrato, piatti e portatovaglioli studiati in ogni dettaglio. Soluzioni durevoli e non standardizzate sono il mantra per Antonio Lauriola e Vito Vero uniti sotto l’egida del loro brand Li Ving. Makastool è uno sgabello tutto da mangiare…anche no! Dalle snelle gambe in frassino tornite e verniciate ad acqua e dalla morbida seduta questo complemento strizza l’occhio ai Macarons, i gustosi e colorati dolcetti francesi.

Ma per la magia di una cena intima arriva Andrea Moraes, Candle Store il suo laboratorio artistico dove la cera assume l’aspetto del legno, della pietra e del metallo per dare origine a una serie di candele che attingono da un repertorio iconografico che abbraccia antiche civiltà tribali e forme ipermoderne quasi astratte. Il desiderio di dar nuova vita ad oggetti non più utilizzati muove l’intera produzione di Nicola Vignola che con il marchio Relight presenta una serie di lampade ricavate attraverso l’utilizzo di diversi oggetti, in questo caso, considerato che di food si parla, non potevano mancare quelle che sbocciano da piatti da tavola.

Restauro ecosostenibile è la specializzazione di Magda Masano. Arte, design, artigianato e rock and roll gli elementi alla guida per la realizzazione di gioielli, complementi d’arredo e rivestimenti che uniscono tecniche artigianali a tecnologie moderne. Folk on the table, è come una festa di paese in tavola. Una collezione in pietra lavica naturale dell’Etna e ceramica decorata a mano. Taglieri, centritavola, piatti, vassoi e segnaposto hanno forme geometriche semplici e mantengono i colori originali della pietra, del mare e del sole. Briosi motivi a cuori e a pois ideali per un brunch in compagnia. Mani, martello e saldatrice gli unici strumenti che Paolo Mezzadri utilizza per i suoi Metallifilati. Pezzi unici caratterizzati da quell’asprezza che solo la manualità sa dare. Porta via con te la mia città è un invito a riempire originali shopper in ferro grezzo o verniciato bianco per portare a casa i prodotti tipici delle città italiane.

Guga sta per Guarnieri e Gattello. Marianna e Francesca saldano con decisione la loro opera al territorio e all’artigianato locale. Calcarea e Jon le ultime realizzazioni di complementi per la sala da pranzo, per la cucina e oggetti per la tavola; La prima include ciotole, vasi e piccoli contenitori realizzati a mano, il secondo è un tavolo tanto elegante quanto dinamico.  La struttura in metallo è un pezzo unico ed è realizzata con tubi leggeri saldati e ricoperti da vernice nera opaca. Il piano in legno è composto da singole tavole di faggio. E ora tendenza che più tendenza non si può! Matteo Meraldi, Simone Colombo e Dario Sartori prototipano con Fare3d, danno il via a Formaliz3d e portano Kayan sotto i riflettori della rassegna dedicata all’autoproduzione. Lampada a sospensione perfetta sia sopra un tavolo, sia sopra un piano cucina.

Gabriele Roveda, Lorena Tortora, Luca Lusardi si riuniscono in Tribù. Qui fresature, tornitura, stampa 3d e taglio laser generano Utilefutile, linea di accessori per la tavola composta da contenitori, portabottiglie e da un sinuoso porta spaghetti. Lettere che diventano parole, parole che diventano frasi, il titolo della canzone del cuore, il modo di dire che più ci rappresenta, insomma oggetti che raccontano di noi e che fermano il nostro posto a tavola. Per  Re-Write da Francesca Vizzari e Chiara Valentini, realizzano Eat Me, servizio di piatti che abbina le trasparenze del vetro alla matericità del pioppo.

EcoDario nasce dal desiderio di Dario Vecchi di realizzare pezzi speciali. Così è il suo tavolo con struttura in ferro acidato e piano in legno di recupero e che ospita una vaschetta centrale per piantine e aromi vari; una curiosità, le ruote all’estremità delle gambe sono ricavate dai pesi in ghisa recuperate in giro per palestre. Peppino Lopez disegna Crochet piastrelle da rivestimento che rendono omaggio al passato. Eleganti intrecci e preziosi ricami che prendono spunto dalla lavorazione del merletto siciliano e che regalano effetti visivi e tattili. C’è posto anche per Gianfranco e Mattia Delbarba, Siderio la loro griffe che vuole pezzi in grado di adattarsi ad ambienti in movimento. Dioniso, cantina verticale, rappresenta al meglio il concetto.

Bene bene, non mi sono fatto mancare nulla e sono pronto…..a che ora si mangia??? Nell’attesa di scoprire quali saranno le novità dall’autoproduzione della prossima edizione di DesignCircus, vi do appuntamento alla settimana prossima con un nuovo capitolo di Funk Design. Stay tuned.