Lago di Resia - © 2013
Il Lago di Resia è probabilmente il principe delle destinazioni della Val Venosta.Se si immagina questa Valle il pensiero corre subito a quel campanile piantato in mezzo al lago e a tutto il paesaggio circostante questo bacino d'acqua.
Era molto tempo che volevo vederlo e fu così che domenica scorsa presi la mia auto per percorrere tutta l'antica via Romana che solcava le Alpi.
Un viaggio al lago di Resia è qualcosa di incredibile, non solo per la destinazione ma per il percorso in sé. Partendo dalla bassa Val Venosta si attraversano un sacco di meleti che, anche d'inverno, rendono il paesaggio un qualcosa di speciale.
La Valle è ampia e respira: il sole al mattino se la conquista metro dopo metro, scendendo dai monti come un mantello luminoso capace di portare calore ovunque.
Percorrendo la statale verso nord, all'altezza di Laas, di passa di fianco a quella che è la chiesa più antica di tutto l'Alto Adige. Anche lei è immersa e protetta dai vigneti.
La Via Claudia Augusta (e l'attuale statale) è una strada che sale calma e tranquilla: si presta ad essere percorsa in modalità "viaggio contemplativo".
Io, giorni fa, guidavo tranquilla e quando sono arrivata in Alta Val Venosta (Obervinschgau) gli occhi mi si sono riempiti di merviglia.
Al bivio tra Mals e Schleis si trova un bunker della seconda guerra mondiale: fermatevi lì e guardate la valle in tutto il suo splendore.
Come per magia, dai monti spunta una montagna ancora più maestora: è l'Ortles.
Io mi sono seduta lì a contemplare quello che avevo davanti.
Poi mi sono girata e ho contemplato quello che vedevo dietro di me: si tratta della zona denominata come l'Alpe di Malles (o Mals) e lì si trova proprio Burgeis, col suo castello e l'abbazia che sovrasta ogni cosa. Quel paese così arroccato tra monti e Adige è qualcosa di speciale.
Ho continuato con curiosità il mio viaggio alla scoperta della Val Venosta e, circa in 15 minuti da qui, sono arrivata al Lago della Muta, uno dei tre laghetti documentati in questa zona già dal 1300.
Questo lago, quello di Resia e il Lago di Mezzo di sono formati in modo naturale.
Negli anni '50 qui venne costruita l'attuale diga che sommerse il paese di Curon Venosta.
Ecco perché c'è quel campanile in mezzo al lago!
Se fossi capace e se l'acqua non fosse glaciale, metterei la muta e me ne andrei alla scoperta di tutto quello che c'è là sotto.
Arrivata al Lago di Resia sono scesa dalla mia super Yaris e mi sono sentita felice perché i miei occhi si erano inondati di quel territorio e di tutta la bellezza di una giornata d'inverno piena di sole.
In questi giorni penso molto a quella Valle e a tutto quello che mi ha raccontato.
Lo sapete che è interamente percorribile con i mezzi pubblici?
Prometto che studio e vi dirò di più.