30 novembre 2012
La partita del Barbera ci ha restituito una fondamentale certezza ovvero la capacità di questa squadra di essere un gruppo forte capace di soffrire e di sacrificarsi per il raggiungimento di un obiettivo importante. Le assenze per infortuni e squalifiche (Martinho, Jorginho, Grossi, Maietta, Laner, Bacinovic,) non hanno certo messo in difficoltà Mandorlini che, come spesso succede, ha stupito tutti ancora una volta estraendo dal suo cilindro un inedito quanto efficace 4-2-3-1. Un modulo finora mai visto con Cacciatore ed Hallfreddsson a fare schermo davanti alla linea dei quattro difensori e con Rivas, Bojinov e Carrozza alle spalle dell’unica punta Cocco. Il match ci dato l’occasione di vedere finalmente in azione il giovane difensore Albertazzi – devo dire la più bella sorpresa della serata – e soprattutto di rivedere in campo Fatic, forse troppo presto finito in “naftalina”.
Nei gialloblù ho rivisto quello spirito da combattenti – gli occhi della tigre come dice il mister – con il quale abbiamo prima abbandonato l’inferno della Lega Pro e poi sfiorato il paradiso della massima serie.
La partita in terra siciliana conferma – ma su questo non ho mai avuto dubbi – che questa squadra e il suo allenatore hanno veramente carattere e grinta da vendere. Il nostro miglior auspicio è ora di rivedere questa voglia già sabato prossimo nella difficile trasferta di Brescia e magari anche nei 9 minuti da “mission impossibile” di Cittadella.
In ogni caso godiamoci questo importante risultato perché ora ci aspetta l’affascinante sfida di San Siro contro i nerazzurri dove, se i tifosi mantengono la promessa fatta in caso di passaggio del turno, saranno almeno 5.000 i sostenitori gialloblù al seguito di Maietta & compagni.
Destinazione San Siro, quindi, e ricordiamoci che sognare non è vietato, anzi….
Enrico Brigi