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DESTINI INCROCIATI #europa #grecia #ucraina

Creato il 10 febbraio 2015 da Albertomax @albertomassazza

unione europea

Come se non fosse abbastanza problematica di per sé, la delicata questione del debito greco rischia di legarsi all’ancor più delicata crisi dell’Ucraina. Il braccio di ferro tra il nuovo governo greco guidato da Tsipras e le istituzioni europee potrebbe ritrovarsi come arbitro l’ingombrante figura di Putin, pronto a sfruttare la situazione, sia per instaurare un asse strategico col paese mediterraneo, sia per rilanciare la propria immagine internazionale, messa all’angolo dalla comunità internazionale dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. L’arroccamento della Grecia su posizioni evidentemente inaccettabili dall’Unione Europea può essere considerato come il tentativo di ottenere il miglior risultato possibile nella rinegoziazione del debito, facendo aleggiare lo spauracchio di Putin per mettere in apprensione gli stati europei, in un momento in cui il barometro dell’economia del vecchio continente appare in bilico tra la ripresa e la ricaduta nella depressione. Il nuovo governo greco pare intenzionato a voler sfruttare fino in fondo i suoi tre punti di forza: il non aver nulla da perdere, la disponibilità interessata di Putin a soccorrere il paese e la debolezza ansiosa dell’Unione Europea, pressata dalla necessità di agganciare la ripresa in una congiuntura quanto mai problematica. Ma il gioco di Tsipras è parecchio rischioso: tirare troppo la corda potrebbe portare all’uscita della Grecia dall’Unione, mettendola sotto l’ombrello protettivo russo. Questo porterebbe a un rilancio della personale visione geopolitica di Putin, fondata su una rivisitazione dell’imperialismo sovietico in chiave ultraliberista, con un suffragio universale fortemente condizionato da spinte plebiscitarie a dare una parvenza di democrazia. In gioco non sono solo la tenuta dell’Unione Europea e la ripresa economica, ma anche il riassetto degli equilibri internazionali che potrebbe riportare le lancette della storia ai tempi della Guerra Fredda, in un panorama internazionale ben più frammentato che renderebbe molto più problematico di allora il mantenimento degli equilibri. Se a questo si aggiunge il fanatismo di ispirazione islamica che semina atrocità, tanto nei paesi arabi quanto in occidente,  il panorama del prossimo futuro appare piuttosto inquietante.



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