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destino o fatalita'

Creato il 11 gennaio 2010 da Marcob
Spesso mi interrogo su quale dei due fattori titolo del post influenzino maggiormente la nostra esistenza. Abbandonata infatti la strada dell'omo faber fortunae sue, preferendo a questa utero mater faber fortune figlio (scusate il latino maccheronico), mi capita spesso di analizzare a posteriori le scelte fatte. Non penso esista altresi’ un destino e spesso quindi mi vedo costretto a ricondurre semplicisticamente e pragmaticamente tutte le scelte a fatalita’.
Nella fattispecie, ieri dopo mesi e mesi di indecisione ero fortemente convinto di acquistare una bmw 5.35 del 1989 al prezzo di 2.700 dollari. L'auto sembrava a posto, vecchia d'accordo, arrugginita ma tant'e' cosa si puo' pretendere da un'auto del 1989?
Ogni giorno pensavo infatti di averne bisogno ed il giorno dopo mi smentivo asserendo che i mezzi pubblici melbourniani funzionano benissimo e che un'eventuale auto avrebbe rappresentato solo costi piu' che evitabili oltre ad inquinare e ad influenzare negativamente
la mia attuale silouette ottenuta grazie ai vari spostamenti a piedi nei tragitti casa-tram-lavoro-treno-supermercato-citta'...
Dunque, alle 14.00 di una giornata dove il mercurio nei termometri ha segnato 42 gradi, dopo essere passato per la mitica westpac bank a ritirare il cash mi sono recato dal mio collega di lavoro greco per prelevare la possente e all'epoca gloriosa serie 5 v6 3500cc con interni in pelle baige. Al primo test di guida l'auto non risondeva prontamente e pur accellerando con la virulenza di un Gill Villeneuve dei tempi migliori la poderosa berlina color rosso ruggine si muoveva alla velocita' di una lada niva col freno a mano tirato. Pensavo, sara' il clima, sara' il caldo, saranno i 20 anni di vita del motore, sara' che da un po' di mesi l'auto e’ ferma in garage....o sara' il motore finito? Pensava l'angioletto del buon senso accovacciato sulla spalla destra!
Testardo mi stavo pian piano autoconvincendo che il bolide in una giornata mite, senza clima, dopo un check appropriato e qualche giorno di guida avrebbe sicuramente sprigionato i 200 e oltre cavalli in suo possesso.
Ok mi son detto, questa e' la volta buona, avro' la mia fuckin' macchina!
Si trattava semplicemente di passare al RACV (la motorizzazione) a prelevare il modulo per il trasferimento.
Facendomi accompagnare dal mio collega, superando agevolmente il traffico cittadino di Melbourne arriviamo all'ufficio e stranamente il commesso mi dice di averfinito i moduli (1°segnale) e mi suggerisce di recarmi all'ufficio postale dove presumibilmente li avrei trovati.
Niente, nemmeno le poste centrali di Melbourne erano in possesso di tale documento (2°segnale). Strano, molto strano!
Decidiamo allora di recarci dal meccanico di fiducia per il road worthy certificate, pensando di stampare il certificato di transfer il giorno successivo dal sito internet. Il meccanico non avrebbe comunque fatto a tempo entro la serata e mi propone la scelta tra lasciare l'auto per riprenderla il giorno seguente a lavoro ultimato o riportarla il mattino seguente. Opto per la seconda (3° segnale) pensando che recandomi a lavoro in serata avrei potuto testare maggiormente le qualita' di questo vecchio catorcio!
L’auto nel frattempo continuava a non rispondere appropriatamente alle mie accelerate destando in me numerosi sospetti.
Sospetti che hanno trovato conferma quando il mio mate (piu’ esperto di me in meccanica e motori) e suo babbo in visita (che se ne stava tornando nel bel paese di li a poche ore, 4° segnale)
mi hanno convinto ad abbandonare il progetto dell’aquisto spiegandomi che quell’anomalia era dovuta molto probabilmente ad un malfunzionamento del variatore di frizione del cambio e trattandosi di automatic in caso di rottura avrei potuto tranquillamente portare l’auto nel bush per abbandonarla o in alternative sborsare 10.000 dollari!
Orbene, questi 4 segnali sono fatalita’? Non lo so.
Ecco quindi che mi sto orientando ad una nuova bicicletta o ad un motorino in pensione usato dai postini australiani!

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