Destiny un mese dopo – Speciale
Un mese fa circa abbiamo concluso così la nostra recensione di Destiny: “È indubbio che il nuovo titolo di Bungie sia, non un gioco rivoluzionario, ma qualcosa dal grosso potenziale che si è appena insediato nelle nostre console e che diverrà ancora più grande nel tempo. Il titolo prende spunto per diversi aspetti dai giochi massivi online, ma cade nelle insidie che si presentano al lancio in questo genere. Pochi contenuti e un sistema di loot che necessita di modifiche sono i difetti maggiori di Destiny, che si ripercuotono sull’esperienza finale sopraggiunti all’end game, facendolo diventare come un cane che si morde la coda. Sarebbe bastata qualche missione Assalto in più, almeno un Raid disponibile sin da subito, un paio di modalità PvP aggiuntive, magari senza abilità o altro, e soprattutto un sistema di ricompense degli equipaggiamenti molto più stimolante per cambiare in meglio il volto del gioco. Tuttavia la natura stessa di Destiny suggerisce che i cambiamenti sono in arrivo, alcuni già rilasciati in questi giorni, altri programmati da un calendario e con due espansioni già annunciate di cui la prima prevista per dicembre. Parlavamo di grosso potenziale proprio perché con un po’ di pazienza nel giro di poche settimane il valore di Destiny crescerà notevolmente, e consegnerà il gioco che tutti attendevano, quello che può davvero diventare leggenda”.
È passato un mese, e quello che ci siamo detti allora per sommi capi si è verificato. Ad oggi Destiny è un gioco più completo e davanti si apre una strada dalle grandi possibilità. Bungie sta inserendo nuove attività, aggiustando il tiro di alcuni elementi e soprattutto, ascoltando il feedback di una nutrita community. Ma procediamo con ordine parlando innanzitutto degli eventi già programmati che progressivamente sono stati inseriti, come le modalità Recupero e Armi combinate (evento limitato), l’Incursione “Volta di Vetro” per squadre da sei giocatori, la missione Assalto aggiuntiva “Cala la notte” e infine l’evento Ira della Regina. Di questi, l’Incursione ha rappresentato un forte stimolo per i giocatori, proponendo diverse sezioni a checkpoint, impegnative e divertenti, che presentano fasi di combattimento ostiche che necessitano di un equipaggiamento e di un livello adeguati, oltre che ad una fase di studio per capire cosa bisogna fare. Fasi anche varie che mettono di fronte ai giocatori una fase stealth in cui quello che importa è trovare l’uscita senza farsi scoprire, pena la morte, e altre in cui semplicemente stare attenti a non cadere da piattaforme che si smaterializzano a tempo. Tutto questo è la Volta di Vetro.
L’Assalto “Cala la notte” ha alzato l’asticella della difficoltà innanzitutto perché il livello d’ingresso è il 28, e poi perché ci sono diversi malus che potenziano i nemici con scudi e danni inflitti. Invece l’evento “Ira della Regina” ha permesso a molti di essere ricompensati con una corazza o un caschetto leggendari, semplicemente facendo una missione della Storia a livello Eroico, da soli o con altri due compagni, previa acquisizione di una nuova taglia speciale, accelerando così il processo di crescita del proprio personaggio. Queste nuove attività hanno indubbiamente generato nuovi stimoli, impegnando i giocatori fino ad oggi, ma il problema dei contenuti evidenziato in sede di recensione sussiste sempre, anzi, è ancora più palese. Eccetto la Volta di Vetro che rappresenta davvero qualcosa di nuovo e diverso, per il resto tutte le attività si basano sulle stesse missioni Storia e Assalto presenti nel gioco. Da questo punto di vista Destiny è lontano dalla soluzione se non verranno inserite nuove missioni in zone diverse da quelle presenti, senza acquistare i DLC, sui quali proprio in questi giorni si è scatenato un malcontento generale da parte degli utenti nel momento in cui un bug ha rivelato che i nuovi contenuti sono già presenti su disco, o quasi, ma bloccati. Uno scenario questo che sì è visto ripetersi diverse volte nella scorsa generazione e la questione non stupisce più di tanto. Il punto invece è l’errata valutazione da parte di Bungie e Activision nel credere che i contenuti inseriti al lancio in Destiny fossero sufficienti, è qui che storciamo il naso.
Gli sviluppatori hanno per fortuna messo mano anche al sistema di loot tanto criticato, dovendo perfino chiudere con una patch le famose loot cave, mettendo fino a una pratica, ritenuta scorretta da parte di Bungie, che vedeva gli utenti passare ore davanti a punti di spawn in cui nemici lasciavano a ogni piè sospinto engrammi, dai verdi ai blu, ai viola anche. Una situazione generata proprio dal sistema di loot di Destiny sul quale finalmente sono intervenuti con la patch 1.02 qualche giorno fa. L’update sostanzialmente mette fine alla ridicola situazione per cui un giocatore trovato un engramma leggendario e decifrandolo dal criptarca non ha l’elevata probabilità di ricevere un oggetto raro ma sicuramente un leggendario, o possibilmente anche un esotico. Inoltre per farsi forse perdonare di questa situazione spiacevole, dalle Playlist Assalto e missioni giornaliere si riceverà un engramma del criptarca, un oggetto in più potenzialmente utile.
CONCLUSIONEIl grosso potenziale di cui parlavamo è sempre lì presente, del resto Destiny è un gioco in continua espansione. Le riflessioni un mese dopo la sua uscita sono di un gioco la cui strada è partita leggermente in salita e quello che sta facendo per superarla è nella giusta direzione. Le nuove attività a cadenza regolare stimolano effettivamente a continuare a giocare ma le stesse sono destinate a diventare ben presto ridondanti fino a quando Bungie non si decide ad aprire gratuitamente nuove sezioni dei pianeti così da affrontare missioni completamente nuove. Questo è punto cruciale su cui lo sviluppatore dovrà dedicarsi con attenzione considerando il fatto che nonostante la carenza di contenuti il gioco si lascia ancora giocare, ma questa assuefazione ha un limite. Il sistema di loot è stato finalmente migliorato un po’, ora gli engrammi leggendari non saranno più una presa in giro ma saranno concessi con più parsimonia. Per il resto il supporto tramite gli eventi è buono, servono nuove missioni e anche un bilanciamento delle armi esotiche nel Crogiolo, anche questa una situazione che sta diventando snervante. I bonus di queste armi sono assolutamente micidiali, se poi in mano a giocatori bravi non c’è storia, creando un profondo squilibrio che priva le partite competitive di ogni divertimento.
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