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I 10 giochi VR che hanno conquistato l’E3

Creato il 29 giugno 2015 da Oculusriftitalia
I 10 giochi VR che hanno conquistato l’E3

All'ultimo E3, la VR è senza dubbio stata una delle grandi protagoniste. Dopo anni di tech demo, finalmente la tecnologia, principalmente grazie a Oculus Rift, è riuscita a fare il grande passo verso il mainstream. In questa equazione, naturalmente, non possono mancare i giochi, da sempre ritenuti uno degli elementi cruciali per la diffusione su larga scala della VR. Vi riportiamo qui i dieci titoli che più di tutti gli altri sono riusciti a conquistare lo showfloor dell'E3, dimostrando che l'avvento della VR è quanto mai vicino.

Robinson: The JourneyI 10 giochi VR che hanno conquistato l’E3

Dimenticate tutto quello che avete visto finora: l'opera virtuale di Crytek è, al momento, la cosa più sbalorditiva che potrete vedere in realtà virtuale. Complice la potenza del CryEngine, e l'accesso al Crescent Bay da parte dello sviluppatori, Robinson riesce a creare un senso di immersione senza pari. Vi ritrovate a scalare una scogliera, mentre degli pterodattili tentano di attaccarvi. Le proporzioni sono immense, e guardandovi giù proverete realmente le vertigini. Questo è il futuro dei videogiochi, questo è Oculus Rift.

Edge of Nowhere

Realizzato dal noto team Insomniac, si tratta di un'esperienza on-rail ambientata in Antartide, dove dovrete andare alla ricerca di un team di spedizione andato perduto. Il gioco vi richiederà di superare dei dirupi ghiacciati, arrampicarvi sulle pareti, e sfuggire a degli alieni che vi inseguono. Il gioco vi chiede anche di esplorare delle caverne immerse nell'oscurità, infestate da terrificanti creature. Il gioco si conclude, neanche a dirlo, con una creatura tentacolata che vi stritola. Davvero inquietante.

Eve: Valkyrie

Fin da quando il primo prototipo di Oculus Rift era ancora una novità, e a parlare di VR si sembrava dei folli visionari, abbiamo definito Eve: Valkyrie la killer application della realtà virtuale. A due anni di distanza il gioco è stato nettamente migliorato, visivamente e per quanto riguarda l'immersione. Al momento, questo sparatutto spaziale è una delle migliori testimonianze della forza della VR. Il senso delle proporzioni è veramente sconfinato e, grazie all'head tracking, potrete dare vita a delle cacce all'uomo senza esclusione di colpi.

The Kitchen

Anche se non si tratta di un gioco a tutti gli effetti, ma di una semplice demo per Project Morpheus, The Kitchen è la dimostrazione che l'horror, se ben eseguito, è uno dei generi più interessanti per la VR. In The Kitchen vi trovate alla mercé di un killer, che uccide brutalmente un vostro potenziale salvatore e vi lancia ai piedi la sua testa. Il vostro carnefice si rivela infatti essere un demone: la scena più terrificante è quando pianterà il coltello nel vostro ginocchio, creando un involontario spasmo per i giocatori più sensibili. Terrificante.

Rigs: Mechanized Combat League

Il gioco è, a livello visivo, quello più impressionante per Project Morpheus. Realizzato da Guerrilla Games Cambridge, Rigs è un gioco di combattimento tra mech che vi pone assieme ai vostri compagna di squadra contro una fazione nemica. Rigs ha un flavour quasi sportivo, ed è facile già cogliere la sua vena multiplayer, un genere ancora poco esplorato in VR. Il ritmo dell'azione è assolutamente frenetico (anche se l'essere seduti all'interno di un cockpit riesce a impedire il sopraggiungere della motion sickness).

Chronos

Chronos è interessante principalmente perché porta un genere ancora inesplorato in realtà virtuale, nonostante la sua capacità di immergere si sposi a perfezione con tale tecnologia. Stiamo parlando dell'RPG. In Chronos interpreterete un giovane uomo impegnato in una quest per salvare la sua terra dalla maledizione di un antico drago. Un po' Zelda, un po' Shadow of the Colossus (soprattutto per quanto riguarda la palette cromatica), Chronos è un titolo di grande atmosfera, ambientato perlopiù all'interno di un antico labirinto.

Esper

Esper non può certo contare sulla prodezza tecnologica di tanti dei titoli citati finora. Tuttavia, risponde con la forza delle pure idee. Un po' come Keep Talking and Nobody Explodes, Esper riprende i limiti e la forza della VR costruendoci intorno un gameplay. Siete un uomo dotato di poteri psichici, e dovete essere sottoposti a un test. Usando l'head tracking potrete spostare gli oggetti "con il pensiero", passando da un semplice cubo di Rubrik fino a interi elementi dello scenari, dando vita a dei puzzle ambientali che ricordano per certi versi i test di Portal.

Damaged Core

Damaged Core è un altro esempio di riprogettazione di un genere alla luce delle limitazioni della VR. È stato più volte ribadito da Palmer Luckey che le esperienze migliori in VR sono da seduti, in posizione stazionaria. Per questo motivo, Damaged Core vi mette nei panni della coscienza di un robot, che può trasportarsi da un nodo informatico all'altro. Da qui potrete sparare a un esercito di robot, anche se non potrete eseguire classici movimenti come lo strafe laterale. Si tratta di una visione molto originale di FPS in VR, rispettosa di tutte le best practice del medium.

Lucky's Tale

Il gioco, già mostrato l'anno scorso in diverse fiere, rimane a essere in salda posizione tra i nostri preferiti per Oculus Rift. Questo perché è un gioiellino tanto dal punto di vista del virtual game design che dell'aspetto visivo. Un tributo ai classici Super Mario, Lucky's Tale riesce a creare un profondo senso di immersione nonostante sia in terza persona; il fatto che sia in VR, risolve tutti gli storici problemi della telecamera, che affliggevano persino i platform 3D più illustri, dandovi la possibilità di controllare ogni salto con estrema precisione.

Adrift

Realizzato da ex-dipendenti di Electronic Arts, Adrift è un altro magistrale esempio di uso della realtà virtuale. Il gioco è fortemente ispirato a Gravity, ma ricorda anche in più di un momento 2001: Odissea nello spazio. Vi ritroverete a fluttuare in una stazione spaziale abbandonata, dove dovrete fare scorta di ossigeno e recuperare gli audiolog che vi spiegheranno cos'è successo a bordo. La mancanza di un punto di riferimento in assenza di gravità funziona in maniera egregia in VR, dando vita a un'esperienza fortemente suggestiva e realistica.


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