Proseguiamo il nostro viaggio nei diversi aspetti della Detrazione 50% per le ristrutturazioni edilizie, andando ad analizzare quali soggetti possono richiedere l’agevolazione fiscale che, ricordiamo, fino al 30 giugno 2013 consentirà uno sconto IRPEF del 50% per un tetto massimo di spesa detraibile di 96.000 euro a chi eseguirà interventi di recupero e ristrutturazione degli immobili a uso residenziale.
Certamente la detrazione 50% può essere richiesta dal proprietario dell’immobile oggetto dell’intervento, ma non solo. L’Agenzia delle Entrate, infatti, ha chiarito che l’agevolazione fiscale spetta non solo a lui ma anche “ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi” e, cosa fondamentale, “ne sostengono le relative spese”.
Ma chi sono dunque coloro che posso fruire della Detrazione 50% sulla ristrutturazioni oltre ai proprietari degli immobili?
Come abbiamo accennato gli altri soggetti che possono godere del bonus IRPEF sono i titolari di un diritto reale di godimento come, ad esempio, l’usufrutto, l’uso, l’abitazione o la superficie.
Possono fruire della Detrazione 50% anche i locatari e i comodatari dell’appartamento in cui vengono effettuati i lavori di ristrutturazione e i soci di cooperative divise e indivise.
E le imprese?
Possono godere del bonus fiscale previsto per le ristrutturazioni anche gli imprenditori individuali, purché gli immobili su cui si interviene con i lavori non rientrino fra i beni strumentali o merce. Altra categoria di soggetti a cui si estende il diritto alla Detrazione 50% sono quelli indicati all’art. 5 del TUIR e che producono redditi in forma associata: società semplici, società in nome collettivo, società in accomandita semplice, imprese familiari, ecc.
Ovviamente le condizioni devono essere quelle previste per gli imprenditori individuali, sopra ricordati.
La Detrazione 50% e i conviventi familiari
L’Agenzia delle Entrate ha più volte chiarito che anche il familiare convivente (cioè il coniuge e i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado) può usufruire della Detrazione 50% purché sostenga le spese dei lavori di ristrutturazione, pagando le relative fatture con il bonifico (leggi anche Detrazione 50% ristrutturazioni, cosa scrivere sul bonifico bancario?) e a patto che la convivenza esista già nel momento in cui iniziano i lavori.