Al contribuente che acquista un immobile da adibire ad abitazione principale, compete la detrazione degli interessi passivi sul mutuo. Ricordiamo che per abitazione principale si intende “quella nella quale la persona fisica, che la possiede a titolo di proprietà o altro diritto reale, o i suoi familiari dimorano abitualmente”. Per familiari, ai sensi del Codice Civile s’intendono il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo.La detrazione spetta al contribuente acquirente ed intestatario del contratto di mutuo che abbia trasferito la residenza entro un anno dalla data di acquisto dell’immobile, al coniuge separato, in regime di separazione legale, finchè non intervenga la sentenza di divorzio, al coniuge divorziato che abbia trasferito la propria dimora abituale, per la sua quota di competenza se presso l’immobile hanno la propria dimora abituale i suoi familiari, al nudo proprietario dell’immobile e non l’usufruttuario in quanto quest’ultimo non acquista l’immobile ma acquisisce un diritto reale di godimento, al personale in servizio permanente delle Forze Armate e Forze di Polizia ad ordinamento militare e il personale dipendente dalle Forze di Polizia ad ordinamento civile a prescindere dal requisito della dimora abituale, al contribuente nel caso in cui sia ricoverato in modo permanente in istituti di ricovero e cura a patto che l'immobile non venga locato.Si ricorda infine che gli interessi passivi su mutui ipotecari stipulati per l’acquisto dell’abitazione principale si detraggono, nella dichiarazione 730 o Unico, in misura pari al 19% entro il limite massimo di Euro 4.000.