Detrazione spese di affitto nel 730 o in Unico: risparmiare costi sui canoni di locazione

Da Raffa269

Le spese sostenute per il pagamento dei canoni di affitto mensili per l’abitazione (spese di affitto) possono essere portate in detrazione nella dichiarazione dei redditi mod 730 o Modello Unico a seconda della tipologia del contratto e della finalità a cui la locazione della casa è destinata, andando in tal modo ad abbassarere il reddito imponibile ai fini Irpef. E qui oggi affrontiamo anche la tassazione del canone percepito dal proprietario.

Contratti di affitto o locazione ordinario
Per coloro che affittano casa senza alcuna particolarità, ossia non sono studenti universitari o non hanno stipulato un contratto di affitto o locazione concordata (come vedrete sotto), ossia il classico contratto 4 più 4 rinnovabile tacitamente allo scadere dei primi 4 anni (e chiaramente non sono in affitto in nero), i contribuenti spesso non sanno che possono avvalersi dell’assistenza delle associazioni di categoria per farsi assistere.

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Detrazione fiscale per gli inquilini
Per tali soggetti se l’abitazione è destinata alla propria abitazione principale sarà possibile portare in detrazione le spese di affitto, per una somma pari a 300 euro per i redditi imponibili al di sotto dei 15.493, 71 euro mentre una somma pari a 150 euro per redditi imponibili compresi tra 15.493,71 e 30.987,41, mentre non sono previste detrazioni per redditi imponibili superiori. Per i contribuenti con età compresa tra 20 e 30 anni e semprechè l’appartamento sia destinato ad abitazione principale sarà possibile detrarsi 991,60 euro per i primi 3 anni di locazione e semprechè abbiano un reddito imponibile inferiore ai 15.4093,71 euro.

Canoni di affitto concordato

Per coloro che hanno un contratto di affitto concordato ai sensi della L.431 del 1998 nei comuni ad alta densità abitativa o con carenza di abitazioni e secodno gli accordi comunali o con le organizzazioni locali che stabiliscono prioritariamente il valore che dpvrà assumere il canone a seconda della tipologia ed ubicazione della casa, la detrazione sale a 495 euro,80 per i soggetti con reddito imponibile inferiore ai 15 mila euro visti sopra e scende a 247,90 per quelli compresi tra 15 mila e 30 mila. Per lo scaglione superiore invece il legislatore fiscale non ammette più detrazioni nella dichiarazione dei redditi.

Detrazione spese di affitto per gli studenti universitari
A titolo di esempio i contribuenti studenti o anche genitori che hanno sostenuto nell’anno canoni di affitto per studenti fuori sede a carico potranno portare in detrazione il canone nella misura del 19% del costo sostenuto.

Detrazioni di imposta per i giovani
Per i giovani è stata prevista con la Finanziaria 2007 una detrazione di durata massimo di 3 anni per  le persone tra 20 e 30 anni di età che stipulano i contratti 4+4, i 3+2 o quelli transitori pari a 991,60 parametrata alla frazione di anno in cui la casa è stata adibita ad abitazione principale da parte del giovane inquilino. Il reddito imponibile di questi soggetti tuttavia non deve essere  tuttavia maggiore di 15.493,71 euro pena l’inamissibilità della detrazione.

Per i giovani di età compresa tra 20 e 30 anni che stipulano contratti di locazione per un immobile destinato a propria abitazione principale la detrazione fiscale sale a 991,60 euro per i primi tre anni del contratto sempre che il reddito sia inferiore a 15.493,71 euro e l’abitazione locata sia diversa dall’abitazione principale dei genitori.
Per i contratti di locazione stipulati da studenti universitari fuori sede e distante almeno cento chilometri, da quello di residenza è prevista una detrazione del 19% sull’importo del canone non superiore a 2.633 euro.

I canoni di affitto potranno essere sostenuti per case locate con contratti di affitto regolarmente registrati entro 30 giorni dalla stipula ma vi rientrano anche atti di assegnazione o altri enti sia con sia senza scopo di lucro, perchè la finalità dell’agevolazione è quella di tutelare in qaulche modo il diritto allo studio anche per coloro che si trovano lontani dai centri universitari (ricordiamo che la distanza per essere considerati fuori sede sono 100 km dalla propria residenza e si dovrà essere in grado di fornire prova dell’iscrizione del contribuente all’università, altrimenti si potrebbe pensare di affittarsi casa al mare e godere dell’agevolazione, cosa questa non prevista). La detrazione massima per questo titpo di contratti non potrà essere superiore a 2.633 euro per singolo studente.

Detrazione canoni affitto per lavoratori dipendenti trasferiti all’estero
Anche per i lavoratori dipendenti che si sono trasferiti in altro luogo per motivi di lavoro possono godere di una detrazione di imposta nella misura di 991,60 euro fino ad un reddito imponibile di 15.493,71 euro e di 495,80 euro per redditi fino ai 30.987,41 euro a patto che il cambio della residenza sia avvenuto nei precedenti tre anni alla indicazione della detrazione nel 730 e semprechè la sede del lavoro disti non meno di 100 km da quello della residenza precedente.

L’abbattimento del canone incassato dai proprietari se non si aderisce alla cedolare secca
Nella consapevolezza comunque che non tutti hanno aderito o aderiranno alla cedolare secca, pur a mio avviso essendo conveniente come modello di locazione immobiliare rispetto a quello ordinario, mi preme dirvi che in caso di affitto secondo la tassazione ordinaria, il proprietario di casa avrà diritto ad un abbattimento forfettario del 5% del canone incassato nell’anno di imposta (e non più del 15% come prima o del 25% come avveniva per i comuni di Venezia centro, Murano, Giudecca e Burano nè di altri abbattimenti). Rispetto alla corretta compilazione del 730 o del modello unico ricordo che questo genere di voci troverà accoglienza nel quadro E del 730 o nel quadro Rp del modello Unico.

Indicazione nel 730
Rigo E71 – Inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale

Colonna 1 (Tipologia): indicare il codice relativo alla detrazione.
‘1’ Detrazione per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale. Questo codice deve essere indicato dai contribuenti che hanno stipulato o rinnovato il contratto di locazione di immobili destinati ad abitazione principale, in base alla legge che disciplina le locazioni di immobili ad uso abitativo (legge 9 dicembre 1998, n. 431);
‘2’ Detrazione per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale locati con contratti in regime convenzionale. Questo codice deve essere indicato dai contribuenti intestatari di contratti di locazione di unità immobiliari adibite ad abitazione principale, stipulati o rinnovati sulla base di appositi accordi definiti in sede locale fra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative a livello nazionale (c.d. contratti convenzionali – art. 2, comma 3, e art. 4, commi 2 e 3 della legge n. 431 del 1998).
‘3’ Detrazione per canoni di locazione spettante ai giovani per l’abitazione principale. Questo codice va indicato dai giovani di età compresa fra i 20 e i 30 anni, che hanno stipulato un contratto di locazione per l’unità immobiliare da destinare a propria abitazione principale, ai sensi della legge 9 dicembre 1998, n. 431. Il requisito dell’età è soddisfatto se ricorre anche per una parte dell’anno in cui si intende fruire della detrazione. È necessario che l’immobile affittato sia diverso dall’abitazione principale dei genitori o di coloro cui sono affidati dagli organi competenti ai sensi di legge.

La detrazione spetta per i primi tre anni dalla stipula del contratto. Ad esempio, se il contratto è stato stipulato nel 2012 la detrazione può essere fruita anche per il 2013 e il 2014. Colonna 2 (n. giorni): indicare il numero dei giorni nei quali l’unità immobiliare locata è stata adibita ad abitazione principale. Colonna 3 (percentuale): indicare la percentuale di detrazione spettante. Ad esempio, due contribuenti cointestatari del contratto di locazione dell’abitazione principale devono indicare ‘50’. Se il contratto di locazione è stato stipulato da una sola persona va, invece, indicato ‘100’.

Riassumendo
Per gli inquilini il cui reddito imponibile sia inferiore a 15.493,71 euro ci sarà una detrazione di 300 euro mentre per quelli con reddito compreso tra 15.493,71 e 30,987,41 euro di soli 150 euro. Per il lavoratore dipendente che ha trasferito la propria residenza per motivi di lavoro nel comune di lavoro o in un comune limitrofo le stesse detrazioni fiscali salgono rispettivamente a 991,60 euro o 495,80.

Nel caso di inquilini con contratto concordato quelle stesse detrazioni salgono a 495,80 euro o di 247,90 euro sempre a seconda del reddito. Se parliamo poi di alloggi sociali di cui al Dl 47 del 2014 e limitiatamente al triennio 2014-2016 ci sarà una detrazione di 900 euro o 450 euro sempre in relazione alle fascie di reddito sopra descritte.

A tal fine vi ricordo che potete consultare anche gli altri articoli dedicati ad argomenti affini:

Scadenza e versamento cedolare secca


Elenco spese da dedurre in dichiarazione
Guida alla Cedolare Secca

GUIDA alla Cedolare Secca
sugli affitti 2014

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