Magazine Diario personale

Dettagli sul Paese alla fermata del treno

Creato il 10 settembre 2014 da Cristiana

Questa mattina ho preso il treno per tornare a Napoli. Alta velocita’ di Trenitalia a Termini. Per i treni cosiddetti IC c’e’ una cosa comodissima: lungo il binario ci sono dei display che ti preavvertono della disposizione delle carrozze. In questo modo appena il binario esce sul display delle partenze i viaggiatori possono disporsi lungo la banchina ordinatamente. Oggi le indicazioni delle carrozze erano invertite. Cosi’ quando e’ arrivato il treno la distribuzione ordinata dei viaggiatori e’ diventata caos. Chi era in testa per salire sulla carrozza 1 e’ tornato indietro e viceversa per chi attendeva ad inizio banchina la carrozza 11. Il treno non ha ritardato nemmeno di un minuto malgrado il caos generato da questo piccolissimo errore. Ho visto un gruppo di turisti tedeschi ridacchiare e scuotere la testa. Ecco qui ho pensato che mi dispiaceva, ma contemporaneamente che la nostra natura si vede in queste microscopiche cose. Siamo dei bravissimi sopravviventi, dei maestri dell’emergenza, degli incassatori di crisi fenomenali. Ma ci perdiamo i dettagli, le piccole cose. Non siamo maniacali. Siamo troppo tolleranti rispetto alle disfunzioni, alle alterazioni delle direzioni, delle regole. Alziamo le spalle, va bene lo stesso, non cambia niente pensiamo davanti alle piccole cose. Se fossimo un po’ piu’ maniacali ed intransigenti con noi stessi saremo un Paese migliore invece che un Paese galleggiante. Ecco la chiave e’ li’. Nei dettagli. Nelle piccole cose. Siamo un Paese che crede di avere bisogno di incudini e ruspe per migliorare, invece basterebbe un cacciavite di precisione. E’ nei dettagli che si sprecano soldi pubblici. E’ nei dettagli che le belle parole sul merito si schiantano. E’ nei dettagli che la bellezza dell’Italia si sgretola.  


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