Nella cauta incertezza che mi porta ad accogliere la venuta di Deus Ex: Revision, aka Pimp My Deus Ex, ho pensato di scrivere uno dei miei post panoramici a proposito di una serie a cui la mia carriera videogiochista tanto deve.
Deus Ex
L'avvento del nuovo millennio, lo strapotere cinematografico di Matrix, Warren Spector sotto chissà quali nanodroghe pronto a dare definitiva coronazione a quanto aveva già sperimentato con i suoi due System Shock....Deus Ex è stato uno dei videogame più ambiziosi della sua epoca, forse dell'intera storia: un RPG che con gli altri RPG non c'entrava niente, un videogioco così immensamente cyberpunk da far trasecolare anche il miglior William Gibson, un videogioco lunghissimo, affrontabile in modi e approcci diversissimi sia in termini di gameplay che ruolistici (sparatutto ? stealth game ? un po' di entrambi? )La storia di JC Denton rappresenta a tuttoggi un validissimo elemento di paragone nel settore, con cui ogni titolo di un certo calibro dovrebbe necessariamente confrontarsi.
Se la definizione capolavoro ha mai avuto un senso, beh, qui ne abbiamo uno.
Deus Ex: Invisible War
Invisibile War è stato per massima parte un grosso passo falso, lo dico subito senza mezzi termini.
Un gioco più breve, semplice e pilotato all'azione, con un'ottima scrittura del solito Spector ma senza la cura meticolosa del suo predecessore: laddove Deus Ex rappresentava in ogni suo comparto la resa di un vero e proprio universo, Invisible War già sembra più "solo" un gioco, escludendo a tratti le battute finali ed i numerosi collegamenti al primo Deus Ex, sommati a qualche colpo di scena ben orchestrato.
Sicuramente meno coraggioso ma forse fin troppo bistrattato, è una grossa occasione mancata: un bel gioco continuamente eclissato dalla memoria del prequel. Peccato.
Deus Ex: Human Revolution
Quello più noto ai giovini e al pubblico mainstream, concepito da Eidos Montreal senza Warren Spector a dirigere i lavori.
Ecco, avendo letto quanto ho scritto sopra probabilmente vi aspettereste una condanna nostalgica, uno sputtanamento cinico e caustico...ed in effetti, confesso che prima di giocarlo un po' me lo sarei aspettato anche io:
Sequel, remake, reboot e riesumazioni di vecchi classici in salsa moderna mi mettono tendenzialmente sul chi vive e, parlando di un gioco importante qual'è stato Deus Ex, ammetto di essermi avvicinato al pargolo dalle tinte seppiose della serie con tutti i pregiudizi di questo mondo.
Salta fuori che, invece, la storia di Adam Jensen mi è piaciuta tantissimo:
ho amato pressoché ogni elemento di Human Revolution, trovandolo la più degna trasposizione possibile dello spirito narrativo e giocoso del primo, gloriosissimo capostipite, molto più di quanto lo fosse stato Invisible War.
Non a caso, dovessi elencare il principale "difetto" di HR sarebbe più o meno lo stesso che vedrei nell'originale Deus Ex: un ritmo talvolta troppo lento, addensato da una longevità spasmodica e ambiziosa. Che cioè, se i difetti sono questi...
Human Revolution è un raro testimone positivo della scorsa gen, la dimostrazione che fare giochi belli, profondi e curati come usava una volta non è utopia, e che quando si parla di "retrogame" non lo si fa solo con la nostalgia in testa:
applausi ai ragazzi di Eidos Montreal, e al coraggio che hanno avuto nel rispolverare impegno e stile a dispetto di un settore complessivamente molto più più pigro.
E oh, dulcis in fundo complimenti pure all'ottimo doppiaggio italiano (quando i soldi della Square Enix vengono impiegati come si deve)
Se il venturo Mankind Divided seguirà il tracciato di quest'ottima strada, direi che potremo goderci Illuminati e complotti ancora per un bel po' di tempo.